Dichiarazioni incrociate sul bilancio partecipato del segretario sestese del PD e del capogruppo di SEL.
Ecco la dichiarazione di Marco Esposito (segretario PD): Il convegno che si è tenuto venerdì scorso, 27 novembre, sulla Città della Ricerca e della Salute, ci indica la strada della nuova identità che la nostra città assume da qui in avanti: dalla città delle fabbriche alla città dell’eccellenza, della tecnologia e della ricerca. Il Partito Democratico si è impegnato in questi anni e oggi possiamo finalmente parlare di una realtà che dal 2020 arricchirà di prestigio, lavoro e servizi, Sesto San Giovanni. A questo prezioso lavoro che riporta alla vita oggi una parte delle aree dismesse, è necessario coniugare un lavoro sulla città costruita e pensiamo che occorra subito attivare un grande piano di riprogettazione urbana che si concentri sulla pulizia della città, sulle piccole e grandi manutenzioni e sulla riqualificazione del nostro territorio. In questo momento è dunque fondamentale cambiare marcia e dal prossimo anno istituiremo forme di bilancio partecipato attraverso le quali i cittadini potranno costruire concretamente 5 progetti per i 5 ex quartieri della nostra città. E’ per noi importante che ogni cittadino, insieme all’amministrazione, si senta parte di un percorso virtuoso che ci porti a costruire insieme una città più bella, più viva, più attenta all’ambiente e quindi più sicura.
Ed ecco la dichiarazione di Moreno Nossa (SEL): Il bilancio partecipato e’ un procedimento attraverso il quale i cittadini contribuiscono a stabilire le modalità di assegnazione di una parte delle risorse a disposizione dell’ente e nasce nel 1989 in alcune città brasiliane, in particolare a Porto Alegre; in Italia ha fatto il proprio ingresso dopo il primo social Forum Mondiale svoltosi, appunto, in quella città. In Italia molti comuni lo hanno introdotto da tempo come meccanismo di redazione di una parte del bilancio di previsione e la città di Milano ha avviato proprio quest’anno una sperimentazione sulla base dei Consigli di Zona. Oggi Leggo qua e là sulla Stampa Cittadina comunicati che ne annunciano la prossima sperimentazione, qualche volta confondendo il ruolo del Partito con quello dell’Amministrazione. Il comunicato del Partito Democratico annuncia: “dal prossimo anno istituiremo forme di bilancio partecipato attraverso le quali i cittadini potranno costruire concretamente 5 progetti per i 5 ex quartieri della nostra città”. Quello che non si dice è che di Bilancio Partecipato a Sesto si parla da anni, che fa parte del “programma di governo” siglato dalla coalizione che ha eletto il sindaco Chittò ed è stato fortemente voluto da SEL fin dalle Primarie. Il 4 Aprile 2013 ho presentato in Consiglio Comunale una Mozione che impegna la Giunta Comunale a “promuovere ed intraprendere, un’azione politico amministrativa reale e concreta atta a deliberare l’introduzione in forma sperimentale dello strumento del bilancio partecipativo, per l’anno 2013 e di adottare questo strumento in modo permanente per gli anni successivi.”. La mozione fu approvata, ma da allora niente è stato fatto in questo senso. Naturalmente fa piacere che finalmente il pensiero sia condiviso, ma rimangono l’amarezza dei 20 mesi trascorsi invano e della vaghezza delle parole spese in questi giorni.