Dai consiglieri comunali di “Verso Sesto”, Boccia, de Noia e Gianvecchio è da tempo giunta ai vertici provinciali e cittadini di Italia dei Valori la richiesta di avere copia (“ineccepibile ed insindacabile”) dei documenti fiscali relativi alle elezioni amministrative della primavera 2012, adombrando possibili appropriazioni di denaro da parte dall’allora commissario cittadino e responsabile della campagna elettorale Claudio Zucchi. Pare bizzarro che solo a settembre scorso, ad oltre quindici mesi dalle elezioni ed oltre due mesi dalle dimissioni dal partito sia venuto loro questo sospetto; guarda caso proprio il giorno dopo la pubblicazione della lettera aperta scritta dal commissario provinciale Gandolfi in cui si chiedeva loro dignità e quindi le dimissioni dal consiglio comunale.
A quella richiesta non avevamo risposto e non avremmo voluto rispondere, ma le voci insistenti fatte circolare in città per diffamare chi si era accollato il peso di quella campagna elettorale ci hanno indotto a parlare anche perchè quelle voci hanno varcato i confini cittadini e sono giunte all’interno dei palazzi della politica milanese.
Italia dei Valori di Sesto San Giovanni si rifiuta di fornire ad estranei al partito copia di propri documenti fiscali (tra l’altro anche le nostre sono copie di documenti originali depositati presso la sede del coordinamento provinciale del partito), manca qualsiasi diritto e presupposto giuridico perché tale richiesta possa essere soddisfatta (avrebbero potuto e dovuto chiederlo da iscritti), ma dato che la trasparenza è per molti a parole e per pochi nei fatti, offriremo la visione di tale documentazione a tutte le testate giornalistiche che ne faranno richiesta. Verranno inoltre mostrate le matrici degli assegni staccati da chi allora aveva anticipato di tasca propria le spese generali di quella campagna elettorale, grazie alla quale i tre sono stati eletti.
E’ comunque da far rilevare che i documenti fiscali richiesti erano già stati mostrati in una riunione organizzata alla chiusura della campagna elettorale, possiamo parlare quindi di circa una dozzina di testimoni, escludendo chiaramente chi a quell’evento non riesce a far giungere la memoria.
Se proprio vogliamo parlare di soldi, se proprio ne vogliamo parlare, allora parliamo anche dell’impegno preso dai tre eletti IdV di versare al partito la quota del 10% del loro compenso lordo, perché è solo con i contributi dei propri eletti/nominati che venivano finanziate le iniziative e le spese del partito a livello locale (IdV è stato l’unico partito a non aver mai usufruito dei fondi a disposizione dei gruppi consiliari). Fino a luglio i tre erano ancora nel partito, eppure quell’impegno non tutti l’hanno rispettato lasciando, ad esempio, sulle spalle (e nelle tasche) di altri il peso degli ultimi mesi dell’affitto della sede del partito. Anche di questo daremo testimonianza alla stampa. Fino ad oggi sono state ascoltate le false verità di chi diffama solo per nascondere il proprio operato, però ora saremo noi a raccontare le nostre verità, tutte, nessuna esclusa.
Cordiali saluti