mio commento: riguardo la vicenda “piscina islamica”, oggetto di forte polemica, la nostra assessora alle pari opportunità, Rita Innocenti, ci invia il suo pensiero, che pubblichiamo premettendo che questo corso di nuoto per la comunità delle donne islamiche, della durata di un ora alla settimana, è stato deciso su esplicita richiesta. Infatti, mi è parso di capire che se non ci fosse stata da parte della Geas questa concessione, chi prende parte a questo corso non avrebbe mai potuto praticare il nuoto. A riguardo, in questi giorni ci sono state molte polemiche per un argomento che considero di normale amministrazione, che però da alcune parti viene tramutato in un problema. Devo dire che quando ho letto la notizia non mi è venuto da pensare nulla. Appunto mi è sembrata una scelta normale. Poi però viste le reazioni incomprensibili, ritengo sia necessario il chiarimento con il comunicato qui di seguito. Mario Piromallo
Sesto: comunicato assessora R. Innocenti su piscina
Una società aperta cerca di offrire alle sue cittadine e ai suoi cittadini un ventaglio molto ampio di scelte e possibilità, nel rispetto delle identità e appartenenze di ciascuno. In questo senso non impone alcun comportamento agli individui, fatto salvo naturalmente tutto ciò che attiene alla sicurezza e al bene della comunità. Così se la Geas è nelle condizioni di fornire un servizio ulteriore che risponde alla domanda di cittadine sestesi di origine etnica e culturale diversa da quella italiana, io ritengo questa una cosa positiva.
Ciò detto, non posso che concordare con quanto scritto ieri dalla sindaco Chittò, e cioè che di fronte ad uno scenario internazionale in cui guerre e terrorismo distruggono la vita e la dignità delle persone, oltre che la stessa idea di una convivenza pacifica tra i popoli e le religioni, ben altra attenzione si sarebbe dovuta dare alla presa di posizione della Comunità islamica di Sesto San Giovanni, in cui con molta fermezza si rifiutava ogni forma di violenza ed estremismo, in nome di una cultura dei diritti e del dialogo. Dialogo che, vale la pena ricordarlo sempre, se non vuole essere monologo è dialogo tra diversi, uniti però nel rispetto della Costituzione, che garantisce a tutti pari dignità e pari opportunità di vita.
Rita Innocenti
Assessora pari opportunità