Numerosi i cittadini che sabato 30 aprile hanno partecipato alla nostra assemblea.
Straordinari i numeri con cui il presidente Salvatore Ledda ha commentato questo primo anno di vita: 300 iscritti, importanti incontri istituzionali, il contributo decisivo alla realizzazione del 7^ campo volontario di lavoro, un centinaio di adesioni alla gita sociale del prossimo 14 maggio.
Diversi gli interventi con cui gli associati hanno rivendicato con orgoglio l’essere riusciti a scongiurare la svendita di questo gioiello di proprietà di tutti i sestesi, parole accompagnate da immagini che hanno eliminato ogni dubbio in merito al suo presunto stato di abbandono, fatiscenza e inagibilità.
L’assemblea ha visto un interessante intrecciarsi di esperienze del passato e del presente: Renzo ama il centro da oltre 40 anni, Bruno da quasi trenta ne garantisce la sopravvivenza, Roberto il 2 maggio accompagna 6 classi di studenti e Gianni vuole far conoscere questa esperienza di partecipazione anche fuori Sesto.
Ma è stato il futuro a tenere banco con l’illustrazione delle idee e degli studi raccolti nell’interessante progetto elaborato da Lella Brambilla per ridisegnare, valorizzare e rilanciare questo preziosissimo bene comune dei sestesi in terra di Toscana.
Importanti gli apprezzamenti per la nostra attività portati dal sindaco e da forze politiche sia di maggioranza (PD, SEL, PRC) che di opposizione (Sesto nel cuore).
L’assemblea si è conclusa con un accorato appello all’amministrazione comunale: tra meno di 150 giorni scade la proroga del contratto di gestione. L’iter per l’affidamento definitivo è complesso. Il confronto con la città per definire i cardini su cui fondare la futura gestione non si è ancora neppure avviato. Poco tempo, tanti ostacoli e un rischio da evitare ad ogni costo: una chiusura che costerebbe moltissimo: alla città in termini economici, ai sestesi in termini di interruzione di servizio, ed alla Toscana in termini ambientali in una delle sue coste più belle.