SINISTRA ITALIANA SESTO SAN GIOVANNI – CINISELLO BALSAMO
GHILARDI E DI STEFANO BEFFATI DAL LORO STESSO GOVERNO
Milano, 7 novembre 2024 – Da notizie di agenzia si è appreso oggi che la legge di Bilancio 2025 contiene tagli per 7 milioni di euro di finanziamenti per la realizzazione del prolungamento della linea 1 della metropolitana milanese fino alla fermata Bettola (Cinisello Balsamo).
Nel triennio 2025-2027 verrebbero tagliati, in gergo definanziati, 2 milioni nel 2025, altri 2 nel 2026 e 3 nel 2027. Mancano ancora all’appello le risorse per prolungare la linea 5 a Monza.
Sesto San Giovanni perderebbe perciò la fermata Restellone mentre Cinisello non vedrà mai realizzarsi la fermata Bettola-Monza che, come da progetto, avrebbe fatto da interscambio con la M5.
Su quest’ultima, invece, non si realizzerebbe l’ultima proposta di progetto presentata l’11 giugno presso il Consiglio Comunale di Cinisello Balsamo con quattro fermate sul suo territorio: Testi-Gorky; Rondinella-Crocetta; Lincoln e appunto Bettola. Si trattava di un percorso interamente sotterraneo che avrebbe portato la metropolitana nel cuore del territorio.
«Questo è un enorme danno per entrambe le nostre città. – dichiarano Gaetano Petronio, segretario di Sinistra Italiana Cinisello Balsamo, e Giovanni Urro, segretario di Sinistra Italiana Sesto San Giovanni – Sia Sesto che Cinisello sono sull’asse di collegamento tra Milano e Monza e collegarle tra di loro rendeva possibile sviluppare l’intera area. M1 e M5 avrebbero evitato ai nostri cittadini di utilizzare il proprio mezzo privato affidandosi ai mezzi pubblici. Muoversi in maniera più sostenibile tra Milano, Sesto, Cinisello e Monza avrebbe reso possibile respirare aria più pulita e rendere l’intera area più vivibile. Questo Governo, invece, in barba all’emergenza climatica, ha preferito ancora investire su nuove intasatissime tangenziali attorno a Milano. Ci chiediamo perciò dove siano i nostri Sindaci Di Stefano e Ghilardi che hanno promesso un futuro prospero per le nostre città e oggi, invece, si ritrovano con un pugno di mosche. Beffati dal loro stesso Governo.»
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