Un amico raro. Roberto Trezzi, medico prima di tutto, unico nel suo genere per competenza e umanità. Due caratteristiche che non sono così scontate. I suoi pazienti lo consideravano parte della famiglia e questo dice molto sul suo modo di affrontare la professione medica.
Umanamente un uomo buono, mite, attento al prossimo, curioso, capace di comprendere e sempre pronto a mettersi in gioco, con la leggerezza dei suoi occhi puliti, pieni di entusiasmo e di voglia di vivere. Insieme a Roberta e ad un gruppo di amici, abbiamo visitato tante capitali europee. E sempre gli capitava, che anche in quei pochi giorni di svago, di ricevere chiamate dai suoi pazienti, a cui sempre rispondeva, dedicando il tempo dovuto, mai con fretta.
Tante le vigilie di Natale passate a casa sua. Lui un po’ stanco, ma sempre sorridente e pronto a godere della compagnia, del dialogo ,di un buon dolce. Era sempre interessante confrontarsi con lui sui temi più diversi sociali, politici, sportivi. Lui, medico sportivo, amava lo sport e condivideva con Roberta la passione per lo sci e le immersioni.
Una vita vissuta pienamente, in ogni sua sfaccettatura. Roberto non c’è più, ed a tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo rimane un grande vuoto. Luisella