Sesto. CDD: nuove polemiche

Discussione di nuovo aperta per il CDD? Nel giro di poche sono giunti in redazione il comunicato stampa del M5S che pare voler riaprire la discussione, il comunicato del PD che difende l’operato dell’amministrazione e quello di SA che invita i cittadini a esprimersi sulla vicenda… nell’urna elettorale.

comunicato del MOVIMENTO 5 STELLE: il bollettino di guerra del percorso intrapreso dalla Giunta porta ai seguenti risultati: mancanza di capacità gestionale dei CDD conclamata, nessuna pianificazione del servizio a lungo termine, autogestione dei CDD senza strumenti e dotazioni adeguate, problemi di turn over del personale, primo sciopero della storia del personale comunale, scorporo del personale dall’esternalizzazione, interessamento della Fondazione Pelucca, due bandi deserti, presidente e due direttori generali della Fondazione Pelucca dimissionati, affidamento a IPIS (consorziata di altri comuni del nord Milano che già gestisce questi servizi) in prova per due anni con subaffidamento alla cooperativa Solaris. Non male per chi si presenta come amministratori con competenze… Nonostante noi abbiamo sempre sostenuto che il servizio dovesse rimanere gestito e sviluppato internamente dal Comune, sfruttando l’esperienza maturata in tanti anni dagli educatori comunali, due anni fa in commissione avevamo già avanzato la proposta di provare a valutare l’opzione di affidare il servizio ad una consorziata pubblica, parlando della realtà di IPIS perché ci eravamo confrontati con i nostri colleghi portavoce dei comuni di Cinisello e Cusano Milanino. Ovviamente essendo una nostra proposta non era stata accolta dall’assessore, evidentemente perché, come al solito, se le alternative vengono presentate da altri, non sono valide e non possono neanche essere prese in considerazione… peccato che però nel frattempo abbiamo perso due anni. Se non avessimo perso questi due anni di tempo la fonte di risparmio sarebbe stata oggettivamente maggiore e migliore; due anni durante i quali i dipendenti hanno perso motivazione, come da loro affermato, e si sono dovuti autogestire, perchè completamente ignorati e percepiti come un fastidio da parte di chi avrebbe dovuto avere a cuore il loro benessere ed il loro lavoro. Rimane ancora un grande rammarico: in tutto questo girotondo di tavoli di confronto e di pseudo-incontri, non sono mai stati interpellati, se non forse una volta sola, le vere parti deboli di tutto questo percorso, ossia i ragazzi che frequentano i CDD e le loro famiglie, che hanno dovuto subire tutta questa vicenda senza avere voce in capitolo e che saranno fortemente danneggiati da questo cambio di gestione. Infatti, nonostante l’idea di affidare il servizio ad un consorzio pubblico poteva anche trovarci favorevoli, siamo completamente contrari alla scelta che IPIS ha fatto di subappaltare alla cooperativa Solaris il personale. La motivazione della nostra contrarietà nasce dall’analisi che l’intenso turn over del personale che caratterizza le cooperative per i bassissimi stipendi e le poche tutele dei lavoratori, metterà i ragazzi che frequentano i CDD di fronte al continuo cambio dei loro punti di riferimento interni. Sappiamo benissimo quanto sia fondamentale per un ragazzo disabile poter riconoscere nel proprio educatore un riferimento quotidiano. Quindi alla fine gli unici che sono riusciti a trovare il modo di tutelarsi sono i lavoratori, che giustamente sono riusciti ad ottenere con l’ultimo accordo di farsi riallocare internamente all’amministrazione. È però quantomeno strano il tempismo con il quale tutto ciò è successo: i lavoratori avevano annunciato all’attuale amministrazione che si sarebbero fatti sentire in occasione delle elezioni del 2017. Beh, alla vigilia delle elezioni sono stati accontentati. E questo dà ulteriore dimostrazione della debolezza politica di questa Giunta. ​

Comunicato del PARTITO DEMOCRATICO: La delibera votata ieri sera con la quale il Consiglio Comunale affida all’Azienda Speciale Consortile Insieme per il Sociale la gestione dei due Centri Diurni Disabili sestesi rappresenta un’ottima scelta, che tutela sia gli utenti che il personale e guarda al futuro di questi servizi. Le due strutture saranno gestite da un’azienda pubblica specializzata sui temi del sociale, che già oggi gestisce altri servizi analoghi e potrà garantire il personale necessario per il loro sviluppo e potenziamento. Il personale comunale sceglierà se lavorare in quella struttura in distacco o portare la propria esperienza in altri servizi comunali. La delibera chiude un percorso molto complesso e ,lo chiude bene: dalla parte dei diritti, dalla parte dei soggetti più deboli.

Comunicato di SINISTRA ANTICAPITALISTA: per cogliere la portata delle misure dell’austerità imposte dall’Unione Europea, recepite dai Governi nazionali ed applicate dagli Enti Locali basterebbe la vicenda del Centro Disabili di Sesto San Giovanni. Si è infatti concluso l’iter che ha portato all’esternalizzazione del servizio il quale non sarà più erogato  direttamente dal Comune ma affidato in gestione ad una coop sociale. Dei 18 educatori fin qui in servizio, 15 hanno optato per una ricollocazione in altri uffici pur di restare dipendenti comunali a tutti gli effetti. Questo comporterà un danno per gli utenti che vedranno interrotta la continuità educativa con i propri operatori di riferimento oltre che un esborso per le casse comunali che dovranno provvedere alla riqualificazione-formazione professionale degli ormai ex-educatori. (Oltre al danno, la beffa…)L’esternalizzazione è stata decisa dalla maggioranza di centrosinistra a guida PD, ivi compresa Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana che pure in passato avevano manifestato la loro (ininfluente) opposizione. A nulla è valsa la poderosa mobilitazione di tutt* i dipendenti comunali che solo due anni fa aderivano in massa al primo sciopero in assoluto nella storia della città dal dopoguerra ad oggi in difesa dei servizi pubblici. Così come non è bastata la straordinaria raccolta di migliaia di firme tra i cittadini a sostegno di un Centro Disabili pubblico e comunale. La Giunta e i Partiti della maggioranza hanno infatti deciso di tirare diritto! Ancora una volta, dunque, l’Amministrazione Comunale sceglie di fungere da terminale sul territorio delle politiche di tagli decise dai Governi Renzi e associati ed imposte dall’Unione Europea. Una politica capace di generare solo tagli alla spesa sociale e contrazione dei diritti e dei salari. Il tutto in un servizio così delicato come quello rivolto al mondo della disabilità. Per questo esprimiamo la più ferma condanna per questa decisione che svende un servizio di qualità e di eccellenza, recando altresì un duplice danno ai lavoratori: gli ex-educatori, costretti a riciclarsi in professionalità che non appartengono alla loro sensibilità e formazione; i futuri operatori della coop subappaltante, non adeguatamente tutelati da un contratto evidentemente più svantaggioso di quello pubblico. Rifiutiamo la logica dell’austerità e dei tagli di bilancio che vengono applicati solo a danno delle fasce sociali più deboli, mentre per salvare Monte Paschi Siena le risorse sono state trovate in venti minuti… Invitiamo i cittadini ad esprimere nelle ormai vicine elezioni amministrative il proprio rifiuto di questa logica di svendita e dismissione di quanto i lavoratori e le lavoratrici hanno saputo conquistare in passato con le loro lotte. Apriamo una nuova stagione di lotte sul territorio per la difesa e il rilancio dei servizi pubblici, i servizi per tutte e tutti!