Sesto: CC approva mozione SEL sulla finanza etica

Mozione “Per predisporre un Regolamento sulla finanza etica”

Il nostro consigliere comunale, Moreno Nossa, ci invia la mozione presentata e approvata, premettendo quanto segue:

Tenuto conto che la finanza d’assalto, e’ stata la prima causa della crisi che stiamo vivendo, siamo convinti che valorizzare l’eticità che a sua volta valorizzi il “saper fare bene” sia un passaggio nodale per aprirsi ad uno sviluppo che non sia effimero, ma che metta radici di solidità e di convivenza. Ecco perché ho presentato la mozione qui allegata, approvata dal Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni. Moreno Nossa consigliere di SEL

Testo della mozione:

VISTO

che i dati inerenti le operazioni di commercio di armamenti, in base alla legge185/10 del ’90 che le regolamenta, sono pubblici e che, è possibile verificare conseguentemente che molte banche italiane sono impegnate nel finanziamento di imprese la cui attività è rivolta al commercio di armi e che tali dati sono liberamente a disposizione in quanto estratti dalla Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento nonché dell’esportazione e del transito dei prodotti ad alta tecnologia del Presidente del Consiglio dei Ministri, prevista dalla legge 185/90; Il riconoscimento ufficiale del valore sociale delle iniziative che si propongono di coniugare finanza e sviluppo umano, solidarieta’ ed efficacia economica,

OSSERVATO

che la legge 185/90 stabilisce che l’esportazione ed il transito di armamento sono vietati:verso paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i principi dell’articolo 51 della carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia, lediverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere; verso paesi la cui politica contrasti con i principi dell’art. 11 della Costituzione; verso paesi nei cui confronti sia stato dichiarato l’embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte delle Nazioni Unite; che numerosi comuni e province italiani hanno emanato specifiche delibere per favorire le iniziative di finanza etica e solidale e hanno sviluppato progetti specifici per integrare questo strumento all’interno delle politiche per lo sviluppo locale e la coesione sociale; che diverse regioni hanno emanato apposite leggi regionali per la promozione e lo sviluppo della finanza etica e solidale;

CONSIDERATO

il ruolo importante svolto dal comune di Sesto San Giovanni, per la Pace fra i popoli e come ponte fra diverse culture; che per finanza etica e solidale si intende un’attivita’ di finanziamento delle attivita’ di promozione umana, sociale ed ambientale alla luce di una valutazione etica ed economica del loro impatto su societa’ e ambiente;

VALUTATA

l’importanza della predisposizione di atti formali che indirizzino l’Amministrazione Comunale a impegnarsi per intraprendere relazioni finanziarie con i propri partner bancari secondo criteri prettamente etici e non solo economici; Si invita l’amministrazione a decidere le banche con le quali avere rapporti finanziari in base anche a principi etici e a chiedere alle banche-partner che nei progetti di cooperazione internazionale da finanziare venga considerato l’elemento dell’impatto ambientale del progetto stesso;

IMPEGNA IL SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALE

Prendere in considerazione le regole nel nostro sistema contabile che:

  • favoriscano gli istituti di credito che non abbiano effettuato alcuna transazione bancaria in materia di esportazione, importazione e transito di materiale di armamento come pure definito dalla Legge 185 del 9/7/1990;
  • favoriscano le banche che, nella scelta dei progetti di cooperazione internazionale da finanziare, considerino l’elemento dell’impatto ambientale del progetto stesso;
  • considerino come elementi negativi le condanne inflitte per violazione dello statuto dei lavoratori;
  • preferiscano rapporti con imprese bancarie che mostrino condizioni particolarmente favorevoli di credito nei confronti delle piccole e medie imprese e ai lavoratori precari;
  • preferiscano rapporti con imprese bancarie che finanzino associazioni. Onlus, cooperative sociali e altri soggetti no-profit;

Moreno Nossa – Consigliere Comunale di Sinistra Ecologia Libertà