In questi giorni a partire da un post su Fb dell’assessore all’urbanistica Lamiranda si sono susseguiti sulla stampa alcuni articoli su Carroponte, la sua gestione e i suoi costi.
Riteniamo giusto rispondere brevemente nel merito dei fatti, come già in questi anni in Consiglio comunale, lasciando da parte illazioni e altro.
- L’idea di ricavare nel parco archeologico ex Breda una arena estiva era una vera e propria scommessa nel 2010 quando è stato fatto un bando pubblico, secondo legalità e trasparenza, che ha visto Arci Milano assegnataria di Carroponte per 8 anni con un contratto di gestione a carattere sperimentale che come tale prevedeva possibilità di modifiche, che infatti sono state introdotte nel 2013. Come si può leggere nel contratto, il gestore è tenuto a offrire tutta una serie di spettacoli e forme di intrattenimento gratuiti, eventi a pagamento con prezzi calmierati e lo stesso dicasi per cibi e bevande, il che, come è ovvio, comprime i margini di profitto dell’impresa che per le amministrazioni precedenti Oldrini e Chittò era di natura prettamente culturale e di aggregazione, con particolare attenzione al pubblico giovanile.
- Come ogni avvio di attività anche Carroponte, marchio e luogo adesso riconosciuti a livello nazionale e internazionale come dimostra anche il programma di quest’anno, ha avuto difficoltà dovute a molteplici fattori: per il gestore investimenti iniziali, comunicazione e marketing, l’incognita climatica sempre presente in un’arena estiva; per le amministrazioni indirizzo e controllo in primo luogo su sicurezza e programmazione ma anche sulla sostenibilità complessiva dell’impresa, cosa per la quale Arci e la giunta Chittò hanno presentato e vinto nell’ottobre 2013 un bando di Fondazione Cariplo del valore di oltre 800.000 euro per l’adeguamento strutturale e il rilancio complessivo del sito come Centro culturale integrato Spazio MIL/Carroponte.
- Tra gli adeguamenti strutturali erano previsti interventi sugli impianti per arrivare ad una compartimentazione delle utenze sulle diverse attività presenti sull’area (Spazio Mil, ristorante Il Maglio e Carroponte), interventi eseguiti in questi anni proprio per arrivare ad una più precisa contabilizzazione e quindi fatturazione delle spese di gestione, questione la cui positiva risoluzione era obiettivo della giunta Chittò e del gestore, come dimostrano i numerosi carteggi e incontri che hanno avuto come esito proprio il conteggio delle cifre dovute per spese di acqua ed elettricità negli anni 2010/2016, inviate ad Arci Milano nelle settimane scorse per le opportune verifiche e successivi pagamenti.
- Nessuno quindi ha distolto, o men che meno sottratto, risorse alla città e ai cittadini, anzi la giunta Chittò ha lavorato, con il riconoscimento del board di Fondazione Cariplo, per creare a Sesto con il Centro Spazio MIL/Carroponte un luogo di cultura e aggregazione inserito oggi a pieno titolo nel Distretto culturale Bicocca insieme a Fondazione Pirelli, Hangar Bicocca, Teatro degli Arcimboldi, Fondazione Cineteca di Milano, Università di Milano-Bicocca, Fondazione Isec, Museo di fotografia contemporanea di Cinisello e altri soggetti. Un’area dismessa, periferica e potenzialmente a rischio degrado, è stata riqualificata grazie a una visione politica di città aperta, piena di luoghi in cui ritrovarsi e fare cose diverse insieme, e a un sano pragmatismo nella gestione, talvolta non semplice, delle difficoltà materiali, senza mai venir meno al rispetto della legalità.
- Infine, ultimo ma non ultimo, per quanto ci riguarda nei 5 anni di assessorato all’ambiente e politiche giovanili, cultura, associazionismo e pari opportunità, non abbiamo mai avuto “amici” nel senso degenere che alcuni hanno usato, ma solo “idee e progetti amici”, capaci di fare di Sesto una città aperta e vivace, come dimostrano alcune azioni fatte, pur in epoca di restrizione di bilancio: l’adozione di spazi verdi con Bene comune, i tanti progetti di protagonismo giovanile come il Forum Giovani, l’apertura della Casa delle Associazioni e del volontariato, il rilancio di Spazio Arte come SpazioAperto, la trasformazione di Villa Puricelli in Galleria d’arte contemporanea, gli interventi di rigenerazione urbana del progetto Tutta mia questa città. Proprio l’ultimo di questi interventi, quello su via del Riccio, sottopasso e giardini di via Granelli, passaggio ciclopedonale per Carroponte, ideato insieme ad Arci Milano all’interno del Bando Cariplo e votato dai cittadini, doveva essere realizzato a fine giugno, essendo già presenti progetto esecutivo e sponsor, intervento che ci auguriamo la nuova giunta non vorrà lasciar cadere, ritenendolo “non amico”.
Elena Iannizzi, Rita Innocenti
LA FABBRICA DELLA CITTA’
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA Circolo “Saverio Nigretti” Sesto S.G.
SINISTRA ITALIANA Circolo “Peppino Impastato” Sesto S.G.
Per agevolare la lettura riportiamo le dichiarazioni dell’assessore Antonio La Miranda citate dal comunicato: «peccato che ai gestori, cioè ad Arci, in questi anni non sia stato chiesto di pagare le utenze per 269mila euro. Ovviamente l'ex sindaco Monica Chittò si è dimenticata di chiedere i soldi come per la moschea. Statene certi, pagherete tutto fino all'ultimo, ex amministratori, e con gli interessi. Non faremo sconti. I soldi sono dei cittadini. Ora la priorità è attivare le procedure di recupero e contestazione, che nessuno fino a oggi ha attivato perché queste erano le direttive. Nei prossimi giorni la questione sarà approfondita». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere di minoranza ed ex assessore Alessandro Piano (apparentato con Chittò al ballottaggio) dichiarando «ricordo, e conservo ancora il carteggio, ho sollecitato i miei colleghi titolari delle deleghe a Bilancio, Cultura e Giovani e Ambiente a valutare la possibilità dei crediti vantati nei confronti degli operatori che gestivano le strutture culturali della città, come il Carroponte.. E' bene che emergano queste verità in chiave di legalità e trasparenza, senza sconti per nessuno. Invito la Giunta a proseguire su questa strada come ho fatto nel breve periodo in cui sono stato assessore al demanio… chiesi addirittura una riunione di Giunta ad hoc ma non venne mai convocata... Nessuno mi ha mai dato risposta» (A.G.).