Sesto. Candidato di Forza Italia: il 25 aprile si canti faccetta nera

La cosa incredibile di quanto è successo a seguito delle farneticanti dichiarazioni rilasciate dal candidato forzitaliota sestese Otello Ruggiero è il silenzio del suo capobastone Roberto Di Stefano.

La notizia ieri sera è stata commentata dai principali telegiornali e ripresa pure dalla trasmissione “Gazebo” di RAI3. Ma da parte del candidato sindaco Di Stefano il silenzio è totale, o, per meglio dire, tombale.

Evidentemente la storia, la libertà e la democrazia sono questioni troppo serie per il candidato sindaco berlusconiano… della città medaglia d’oro per la resistenza. A.G.

Pubblichiamo il COMUNICATO STAMPA rilasciato a commento di questo increscioso fatto dal  Segretario Cittadino PD Marco Esposito: Un altro inqualificabile scivolone di Forza Italia: Otello Ruggeri, candidato nella lista di Forza Italia qui Sesto, invita ad insegnare “Faccetta nera” agli alunni delle medie. Il post, pubblicato su facebook,  è stato scritto da Ruggeri in seguito alla festa della Caserma Montello, in cui sono ospitati dei profughi, durante la quale i ragazzi delle medie hanno intonato “Bella ciao”, una canzone simbolo di tutte le lotte contro l’oppressione e il nazi – fascismo.  Un candidato al Consiglio comunale di Sesto che invita ad insegnare nelle scuole in inno fascista, simbolo di oppressione e colonialismo, nella città Medaglia d’Oro per la Resistenza: uno schiaffo in pieno viso alla storia ed al tributo di sangue che la nostra città ha pagato per la libertà del nostro Paese. Il silenzio di Roberto Di Stefano, candidato Sindaco per Forza Italia è agghiacciante, sia che si tratti di silenzio dettato dalla vergogna, sia che si tratti di silenzio connivente.  Il Partito Democratico di Sesto chiede pubbliche scuse alla città e ai cittadini, moltissimi dei quali annoverano tra i propri antenati le vittime della lotta al nazi fascismo, e, da parte del candidato Di Stefano, una netta presa di distanza dalle dichiarazioni del suo candidato al Consiglio comunale, parole che nel nostro Paese vengono catalogate come “apologia del Fascismo”. Sesto, con la sua gloriosa storia, si merita ben altro che un candidato sindaco e un consigliere comunale che offendono la sua memoria storica ed i valori in cui crede.

 

 

 

Sesto San Giovanni