® In un bel film degli anni cinquanta: “La cambiale“, Totò e Peppino De Filippo interpretano due cugini che per vivere sono costretti a fare di tutto, anche maldestramente i testimoni a chiamata. Infatti pur di arrabattare qualcosa in un processo sono testimoni di tutte e due le parti in causa.
Chiamati a deporre i cugini Posalaquaglia ne combinano di tutti i colori finché incalzati dal giudice, si accusano a vicenda. Questa scena esilarante c’è venuta in mente l’altra sera mentre assistevamo ai lavori del Consiglio Comunale di Sesto, chiamato ad approvare il bilancio consuntivo 2018, il primo dell’era Di Stefano.
Ad una precisa domanda della consigliera Monica Chittò sul perché non erano stati introitati nove milioni e seicentomila euro previsti nella voce “Contributi agli investimenti”, praticamente la voce più importante del Bilancio, l’assessore Nicoletta Pini ha risposto (sic!) che non era di sua competenza e di rivolgersi all’assessore all’Urbanistica, probabilmente non ricordandosi di essere la titolare delle politiche economiche e finanziarie.
Chiamato in causa Antonio Lamiranda ha rilanciato la palla alla Pini. Risultato: nessuna risposta e nessun chiarimento. Un’ennesima prova del dilettantismo politico di questa amministrazione. Non abbiamo letto nessun post a riguardo su Fb, da parte dei sempre attivi assessori che si lodano e si imbrodano. Si saranno distratti.
