Articolo di Redazione – Mario Piromallo
Oggi, ieri per chi legge, pomeriggio si è svolto il presidio delle associazioni di via Giardini, che rischiano di essere sfrattate dalle loro storiche sedi a causa della vendita dei locali da parte dell’attuale giunta, che ha deciso di non essere assolutamente solidale con l’associazionismo sestese, vanto per la nostra città da decine di anni.
Infatti le Associazioni operano sul territorio tramite moltissimi volontari che lavorano per dare vita a una serie di Servizi Sociali di cui possono godere i Cittadini.
Il presidio ha richiamato moltissime cittadine e cittadini che si sono presentati per confermare la loro solidarietà alle Associazioni in difficoltà.
E’ intervenuto Giuseppe Valota, presidente dell’Aned di Sesto San Giovanni, che ha disegnato, con le sue parole, la storia partendo da dopo gli scioperi del 1943 e 1944; storia che ha portato centinaia di Lavoratori della nostra città, ad essere deportati nel lager nazista di Mauthausen, il tutto con la collaborazione dei fascisti, tenendo presente che molti di loro non hanno più fatto ritorno. A proposito Sesto San Giovanni è stata l’unica città che ha scioperato quando il fascismo era ancora in auge.
Valota ha terminato con una considerazione in funzione della situazione precaria odierna: infatti ci si ritrova, dopo più di 70 anni, a dover tornare a fare muro nei confronti di persone che dimostrano di non apprezzare il tessuto Sociale che la nostra amata Sesto San Giovanni ha costruito con grandissima dedizione di tantissime persone che si sono spese negli anni.
Poi Marco Locati di Ventimila Leghe, il Compagno Baricelli, Ida Spalla, Nordmilanotizie tramite lo scrivente, Stefania dei CARC e altri cittadine e cittadine che hanno dato il loro contributo alla riuscita del Presidio.
Molti cittadini a titolo personale e moltissime associazioni sestesi hanno aderito al presidio e non sono mancati gli applausi a chi è intervenuto.
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