Sesto. Art.1: via l’esercito dalla città

A un mese dalla vittoria elettorale il Sindaco Di Stefano sta già mostrando il peggio mentre quella che dovrebbe essere una delle “punte di diamante” della sua giunta, l’assessora Titta Ferrante fugge dal confronto con le cittadine in barba al civismo tanto sbandierato.

Il regalo che la nuova amministrazione fa alla città è l’esercito in pattuglia da lunedì per alimentare il senso di insicurezza della cittadinanza costruito ad arte nel corso di una lunga campagna elettorale e contemporaneamente in barba all’attenzione per la famiglia tenta di chiudere importanti servizi ad essa dedicati.

L’inadeguatezza e il dilettantismo del sindaco sono già palesi e l’incapacità di dare risposte alle esigenze della città è già evidente.

Chiediamo il ritiro immediato dell’inutile e dannosa presenza dell’esercito dalle strade della nostra città ed esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per la volontà di chiusura di servizi che da sempre costituiscono una delle eccellenze della comunità sestese.

La capacità di governare in tempi di ristrettezze economiche, di tagli dei trasferimenti statali e di crisi si misura dal mantenimento dei servizi e dall’attenzione al rapporto con il proprio territorio e invece questa amministrazione già divisa e litigiosa tenta di coprire la propria incapacità con il proseguimento della campagna propagandistica e con il taglio di preziosi servizi come “piccoli e grandi”, come il prescuola e il doposcuola, annunciando il pericoloso ridimensionamento dei nidi comunali, con l’azzeramento di importanti progetti per lo sport e il tempo libero.

Art. 1 Sesto San Giovanni