di Angelo Gerosa.
Gli apparentamenti di Chittò con Piano e di Di Stefano con Caponi modificano la possibile composizione del nuovo Consiglio comunale (descritta in questo nostro precedente articolo) in quanto al premio di maggioranza hanno accesso anche le liste “apparentate”.
Ecco i possibili nuovi consiglieri comunali alla luce degli apparentamenti.
CANDIDATI SINDACO (sicuramente presenti in Consiglio comunale, con la carica di sindaco se vincenti, di consiglieri se perdenti) Monica CHITTO’, Roberto DI STEFANO, Giampaolo CAPONI, Antonio FODERARO.
PARTITO DEMOCRATICO: Roberta PEREGO, Andrea RIVOLTA, Loredana PASTORINO, Marialuigia PAGANI, Umberto LEO, Anna ANTONIOLLI, Vito ROMANIELLO, Nicola LOMBARDO, Virginia MONTRASIO, Ignazio BOCCIA.
SESTO NEL CUORE: Marco LANZONI, Angela TITTAFERRANTE, Sergio VALSECCHI.
LEGA NORD: Elsa ERCOLI, Rossano PASQUINELLI, Mosè BONOMELLI.
FORZA ITALIA: Giovanni FIORINO, Paola BORGONOVO.
LISTA CAPONI: GABRIELE GHEZZI, Federico POGLIAGHI.
LISTA DI STEFANO: Tullio ATTANASIO, Nicoletta PINI.
MOVIMENTO 5 STELLE: Vincenzo DI CRISTO, Serena FRANCIOSI.
LISTA CHITTO’: Stefania DI PIETRO, Savino GIANVECCHIO.
LISTA POPOLARE X SESTO: Alessandro PIANO
SINISTRA IN MOVIMENTO: Elena IANNIZZI
LA FABBRICA DELLA CITTA’: Rita INNOCENTI.
NOTA: l’apparentamento di Chittò con Piano sostanzialmente non modifica la composizione del nuovo consiglio (i possibili consiglieri del PD passano da 11 a 10). Viceversa l’apparentamento a Di Stefano costa sangue! In caso di sua vittoria i “caponiani” con ben 6 consiglieri sarebbero il primo gruppo di maggioranza, a spese dei “suoi” Forza Italia, Lega Nord, Lista Di Stefano e Fratelli d’Italia. Una scelta politicamente autolesionista, che ne farebbe un sindaco marionetta nelle mani di Caponi ( e dei suoi ben conosciuti sponsor). Suicidio politico spiegabile solo dall’aver preso coscienza che in città si è risvegliato il sentimento democratico, antifascista ed antirazzista. La paura fa 90… ed è pure cattiva consigliera! (p.s. chi scrive ha avuto modo di formulare questo commento sabato scorso in Via Risorgimento, in presenza di un Di Stefano evidentemente ben consapevole del pesante costo politico della sua scelta).