Sesto, ANPI sezione 340 Martiri: Presidio al Monumento ai Deportati

di Carlo Rapetti – Presidente ANPI sezione 340 Martiri

PRESIDIO PARCO NORD 25 FEBBRAIO 2023

È fondamentale tenere viva la Memoria per contrastare ed eliminare i pericolosi rigurgiti nazifascisti. Per questo siamo sconcertati e profondamente amareggiati dalla riproposizione di azioni fasciste, proprio qui, al Parco Nord, di fronte al Monumento ai Deportati.

Non è la prima volta che qualcuno rompe le teche che ricordano i campi di sterminio nazisti, questa volta si aggiunge anche la “creazione” di una grande svastica tutto questo a ridosso del Giorno della Memoria e dopo la vittoria delle destre alle ultime elezioni (come nel settembre 2017).

La svastica disegnata sull’erba, con i pali della recinzione divelti e usati per comporre il macabro disegno, dopo la profanazione del Monumento al deportato politico, la teca in vetro incassata nella pietra che custodisce terra e ceneri che Ettore Zilli e padre David Maria Turoldo riportarono in Italia dal lager di Dachau, sono episodi che non possono essere derubricati come una “bravata” di qualche banda di ragazzotti, ora non si può negare che si tratta di due azioni organizzate da uno o più gruppi di nazifascisti-Si tratta evidentemente di un atto gravissimo che costituisce un vergognoso oltraggio a tutti coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti, per avere scelto di lottare contro le nefandezze del nazifascismo.

I nomi sulle pietre poste intorno al monumento al deportato ci ricordano persone: operai, padri di famiglia, giovani che fecero una scelta coraggiosa: scioperare e lottare contro il nazifascimo dando un contributo fondamentale all’azione per la conquista della indipendenza, libertà e democrazia del nostro Paese, fino alla realizzazione della Costituzione e della Repubblica fondata sul lavoro. Da qualche tempo, soprattutto fra i giovani, si stanno sviluppando fenomeni come: cori inneggianti al fascio e al duce, l’esibizione di immagini e gadget del fascismo storico e l’uso provocatorio di parole e gesti del regime, un fenomeno che, a pensarci bene, potrebbe essere considerato alla stregua di un bullismo politico difficilmente arginabile con semplici divieti e non eliminabile senza una corretta azione educativa che ne metta in evidenza la degradante incultura e, soprattutto, il grottesco e la stupidità.

Inoltre da tempo in Italia ha preso piede una moda: sminuire la ferocia del nazifascismo, paragonandolo ad una villeggiatura della quale i prigionieri politici antifascisti dovrebbero essere grati al duce, e per paradosso vengono denigrati i partigiani, e con loro la Resistenza antifascista, cioè chi ha portato la pace, la libertà e la democrazia. E’ pericoloso, per la democrazia, sottovalutare i pericoli anche di queste nuove forme di fascismo, per quanto rozze, ridicole ed elementari possano esserne le espressioni. Ieri a Firenze, oggi qui in questo luogo. E domani dove?

I fascisti hanno rialzato la testa sentendosi del tutto legittimati nelle loro azioni squadriste, in pieno giorno anche da chi si vanta di avere busti di Mussolini in casa e da chi usa un linguaggio violento, xenofobo e pieno di odio, da chi preferisce festeggiare la nascita del msi anziché la promulgazione della nostra Costituzione.

Permettetemi di esprimere tutta la nostra solidarietà alla preside Annalisa Savino e dirle GRAZIE per la sua bellissima lettera esempio di sensibilità civile e di pedagogia repubblicana. Al ministro Valditara, invece, diciamo che il suo attacco alla preside è inaccettabile e che la sua non tanto velata minaccia di future misure disciplinari è la spia del clima di autoritaria intolleranza che questo governo sta promuovendo e diffondendo alzando il clima di tensione nel Paese. Il suo rumorosissimo silenzio davanti all’aggressione subita dagli studenti di Firenze è una prova di parzialità francamente sconcertante da parte di un ministro della repubblica.

Esprimiamo la nostra solidarietà al PD Pioltello per il devastamento della loro sede avvenuto per mani notturne e “ignote”. Oggi più di ieri, in questo luogo, onorando i nostri deportati e i nostri partigiani, diciamo: NOI RICORDIAMO E NON DIMENTICHIAMO.

Nazismo e fascismo sono reati.

I nazifascisti che attaccano la memoria attaccano il futuro. Perché siamo convinti che si tratti di azioni fasciste? Perché chi si dice fascista compie le proprie scellerate azioni protetto dal buio della notte, perché per confrontarsi non usa il ragionamento, ma la violenza fisica: lui ha ragione e se tu non sei d’accordo, te lo impone con la violenza. Per questo, per esempio, in tutto il mondo si dice che un modo di fare è fascista quando si cerca di importelo con la violenza. E allora non bisogna abbassare la guardia.

E’ importante che tutti quanti si faccia la propria parte: • Le forze dell’ordine, le autorità pubbliche devono fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo grave atto e di impedirne il ripetersi. • Le istituzione e le forze politiche devono non solo condannare questi atti che, colpendo una storia e una comunità locale, minano il tessuto democratico della nostra società, ma anche non devono dare sponde e facili giustificazioni a queste bande nazifasciste• Noi e tutti i cittadini dobbiamo mantenere alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza e dalla Deportazione, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta Costituzionale.

Occorre operare tutti insieme per liberare ogni istituzione dello Stato italiano sia dalle infiltrazioni fasciste, sia dalle eventuali connivenze, e contrastare il pesantissimo malessere sociale su cui puntano i fascisti per scardinare il sistema democratico. E’ necessario che si estenda nel Paese un rinnovato, eccezionale movimento unitario contro il fascismo, per l’espansione della democrazia e della partecipazione popolare, un movimento che raccolga l’insegnamento della Resistenza quando, col comune obiettivo della sconfitta del nazifascismo e della rinascita del Paese, si unirono forze fra loro diverse ed eterogenee dalla cui convergenza nacque quella Costituzione che oggi occorre integralmente e finalmente attuare.

Vorrei ringraziare le ragazze e i ragazzi qui presenti, perché impegnandovi per la Comunità, capendo che non si vive da soli ma si vive e ci si realizza insieme agli altri date a tutte e tutti noi un forte segnale di Civiltà e la Civiltà è il migliore antidoto contro ogni forma di violenza, come ci ha ricordato proprio ieri il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La vostra presenza qui oggi ci riempie di speranza per il futuro ma deve anche impegnare ognuno di noi adulto, giorno dopo giorno, alla responsabilità del nostro agire perché, come diceva un altro nostro grande Presidente, Sandro Pertini, morto come ieri 33 anni fa: voi giovani non avete bisogno di sermoni, voi giovani avete bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo. Ho citato Sandro Pertini un grande Presidente e un grande antifascista e alloro mi permetto di chiudere ricordando due sue frasi famose:• Il fascismo per me non può essere considerato una fede politica… il fascismo è l’antitesi di tutte le fedi politiche, perché opprime le fedi altrui.• Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza.

Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi. W l’Italia antifascista, W la Resistenza

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