Questa è Sesto San Giovanni, medaglia d’oro al Valor militare per l’alto contributo dato nella guerra di Liberazione dal nazifascismo.
Gettare oggi fango sull’Anpi che è il custode della memoria e che attorno ai valori della democrazia e dell’antifascismo costruisce la sua azione quotidiana fatta di passione, di volontariato e di racconto per le giovani generazioni è una pratica indegna.
La sezione Anpi di Sesto è intitolata ai 340 martiri, uccisi per strada, nelle stanze buie della Muti, deportati nei campi di sterminio, sestesi amanti della libertà, militanti, sindacalisti o solo povera gente che sperava e lottava per un’Italia diversa, quella che ha finalmente trionfato il 25 Aprile del 1945, quell’Italia che ha dato luce alla Repubblica sancita dal referendum del 2 giugno 1946.
Oggi l’Anpi sestese con pazienza, con l’impegno dei suoi iscritti lavora per mantenere vivo lo spirito senza il quale la nostra democrazia non solo non sarebbe praticabile, ma neppure esiterebbe.
Ogni anno atraverso il concorso di partecipazione “Sesto e i suoi studenti” Anpi di Sesto partecipa ad un percorso dedicato ai giovani alunni delle scuole della città per verificare assieme a loro i valori della democrazia, dell’accoglienza, di cui la nostra città è da sempre un simbolo, della capacità di confronto e di crescita data dall’incontro tra culture diverse.
L’Anpi Sestese si basa esclusivamente sul lavoro dei propri iscritti, volontari e non può accettare una campagna che tende a dipingere la sua azione come speculazione.
Sesto, città antifascista, città protagonista della costruzione del mondo libero che oggi possiamo vivere non può accettare che i suoi valori di fondo siano cancellati da persone che, pur avendo vinto legittimamente le elezioni amministrative, rinnegano e contraddicono in ogni loro esternazione i valori che hanno fatto di questo piccolo borgo una città grande, accogliente e proiettata verso il futuro.
Fonte: ANPI 340 MARTIRI DI SESTO SAN GIOVANNI