Sesto, amministrazione: sicurezza? no, disordine diffuso

SINDACO DI STEFANO: MA QUALE SICUREZZA!!!!

 Lei e gli altri rappresentanti della sua giunta volete farci credere che a Sesto esiste una situazione di grave pregiudizio per la sicurezza individuale per cui avete emesso daspo a tutto spiano, avete chiamato l’esercito a presidiare la città, usate in modo discutibile la normativa per tacitare le voci di dissenso in Consiglio Comunale e nella città.

Quando però avvengono fatti come quelli di venerdì scorso 5 luglio, fate finta che nulla sia accaduto e vi disinteressate delle conseguenze per cui alla fine devono intervenire le Associazioni del volontariato per trovare sistemazioni per le persone per strada e soprattutto per i minori.

I fatti: una famiglia di egiziani affitta da un proprietario di casa egiziano anche lui un monolocale in via Risorgimento. Il proprietario non vuole sottoscrivere il contratto e non rilascia le ricevute dei pagamenti. L’inquilino con il contratto telefonico e del gas intestati alla moglie, decide di pagare l’affitto con un vaglia e il proprietario lo minaccia perché non vuole lasciare traccia dei suoi introiti. Ma non si accontenta, si apposta fuori dall’appartamento con altri quattro suoi amici e, dato che la porta è aperta per far girare un po’ di aria, fa irruzione nell’appartamento e caccia fuori l’inquilino, sua moglie, la suocera e i figli che verranno medicati al pronto soccorso. I carabinieri chiamati dai vicini intervengono ma fanno entrare nell’appartamento il proprietario che non aveva nessun titolo per entrare, che ha commesso violazione di domicilio, violenza privata in concorso con i suoi compagni e che, tra l’altro evade le tasse.

Il sindacato era presente con un suo rappresentante chiamato dai vicini, ha tentato di spiegare la situazione, ma a nulla sono valse le ragioni dimostrate dall’inquilino.

Sembra di essere nel Farwest, ma il film non è a lieto fine, lo sceriffo, informato dei fatti, non è intervenuto nemmeno per trovare una sistemazione per la notte alle persone finite ingiustamente in strada e i tutori della legge si sono messi dalla parte del più forte.

Se è questo l’ordine che ha in mente Di Stefano siamo fritti.