® La scelta dell’amministrazione comunale di Sesto, di non rinnovare la convenzione con l’associazione Lgbt, é marcatamente e politicamente oscurantista. Anche di fronte alla disponibilità degli organizzatori di offrire il servizio gratuitamente è stato eretto un muro. Niente da fare.
L’assessore Roberta Pizzochera, formalmente più disponibile, ha avanzato una proposta di un servizio a chiamata, un po’ come si fa col taxi. È la dimostrazione esplicita di una mancanza di sensibilità totale, che banalizza un dovere pubblico, di garantire un diritto.
Molto più tranchant l’altra assessore presente Alessandra Magro che presa com’è con lo scartavetramento degli attributi, non ne ha voluto proprio sapere. Brutta storia questa, che sommata ad altre ci riporta indietro facendo precipitate la città nel medioevo culturale, sociale e politico. Si è, purtroppo, consumata una pessima recita, con attori non professionisti, imbavagliati da un copione vecchio e superato.
Per la serie: “Non siamo mai cosi poco liberi, come quando tentiamo di recitare“. ( O.W.)