Articolo di Redazione in collaborazione con Unione Inquilini di Sesto San Giovanni
Stamattina Unione Inquilini ha dovuto organizzare l’ennesimo picchetto davanti a un palazzo in viale Matteotti, dove vive una famiglia di 4 persone con 2 minorenni che sono sotto sfratto.
Lo sfratto di questa famiglia è stato rimandato al 27 settembre.
Al presidio, oltre a Unione Inquilini, erano presenti tante persone, sia cittadine/i che rappresentanti delle forze democratiche di opposizione in città; persone che hanno a cuore la sorte delle famiglie sestesi che stanno subendo una sorta di crociata da parte di questa amministrazione che si è accanita appunto contro le famiglie in difficoltà.
Il presidio è stato allestito alle 8,15 ed è terminato alle 11:00 circa, quando l’ufficiale giudiziario ha lasciato lo stabile.
L’avvocato dell’Unione inquilini ha chiesto al nuovo ufficiale giudiziario, dottor (omettiamo cognome e nome), di lasciare alle famiglie sotto sfratto il cedolino con la data di rinvio, di modo che le famiglie possano avere un documento da portare in comune. Documento necessario per avere i punteggi aggiuntivi relativi agli sfratti.
Anche se lasciare il cedolino del rinvio non è un obbligo di legge per l’ufficiale giudiziario, negli ultimi 20 anni, a Sesto San Giovanni, tutti gli ufficiali giudiziari hanno sempre rilasciato il cedolino del rinvio dello sfratto.
È comunque anche una questione di rispetto nei confronti di famiglie di lavoratori a basso reddito che con il cedolino di rinvio sanno esattamente la data in cui verrà eseguito il loro sfratto e così possono organizzarsi.
Il nuovo ufficiale giudiziario ha anche rifiutato di parlare con il sindacato e di scambiare la sua utenza telefonica con l’avvocato del sindacato.
Gli uffici degli ufficiali giudiziari di Monza che hanno un numero fisso per parlare con gli ufficiali giudiziari spesso non rispondono e quindi avere il cellulare dell’ufficiale giudiziario è importante e utile per poter sapere se una famiglia verrà sfrattata o no.