L’allarme dei Comuni italiani!
I sindaci aspettano ancora il pagamento da parte dello Stato della prima rata che prevede un trasferimento di 2,4 miliardi. Il presidente dell’Anci, Piero Fassino: “Se non arrivano entro domenica non faremo in tempo”
MILANO – Senza il versamento ai comuni della prima rata dell’imu sono a rischio gli stipendi di settembre. Lo denuncia il presidente dell’Anci, Piero Fassino, nel corso dell’audizione alla camera sul dl Imu. “Allo stato attuale dei fatti – puntualizza – l’erogazione della la prima rata, promessa in questi giorni, non è ancora avvenuta, 2,4 miliardi non sono stati ancora trasferiti e non sappiamo quando arriverà la seconda e senza questi trasferimenti, al 30 settembre i comuni non sono in grado pagare gli stipendi ai dipendenti”.
“Come ho avuto modo di dire ieri al ministero – ha aggiunto – non facciamo buste paga con lapis il 29 settembre, ci sono procedure che richiedono tempi, o la prima rata arriva entro domenica, o il rischio è che il 30 settembre non siano in grado di pagare gli stipendi, perché molti non hanno liquidità”. Fassino ha poi ricordato come “negli anni dal 2007 al 2014, il contributo finanziario apportato dai Comuni al risanamento della finanza pubblica è stato di 16 miliardi di euro, di cui 4,5 miliardi per il patto di stabilità”.
Immediata la replica del governo. Con una nota Palazzo Chigi spiega che dopo la soppressione della prima rata dell’Imu sono state previste risorse che verranno attribuite ai comuni “sulla base di un decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, sentita la conferenza stato-città da adottare entro il 30 settembre 2013. Considerata l’urgenza, il governo si fa carico delle esigenze dei comuni ed adotterà, agli inizi della prossima settimana, i provvedimenti attuativi necessari ad assicurare ai comuni le risorse necessarie”.
fonte: L’Unità