Grande e appassionato intervento di Fabio Mussi
di Renzo Baricelli.Sabato e domenica sono state due intense giornate di discussione alla assembela congressuale milanese di Sinistra Ecologia e Libertà che si è svolta nell’ampio salone Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano.
Sulla relazione della coordinatrice provinciale di Sel Anita Pirovano e sul documento nazionale “la strada giusta” c’è stato un confronto vero sui contenuti delle analisi e delle proposte per definire il prossimo e futuro agire politico di Sel.
Quello che scrivo non è un verbale e neppure un resoconto degli interventi. E’ un semplice tentativo di dare ai lettori una (parziale) occhiata sulla discussione congressuale nella assemblea provinciale milanese di Sinistra Ecologia e Libertà
I temi affrontati:
La crisi economica più lunga e devastante delle conquiste sociali e politiche dei lavoratori in Europa e ancor più in Italia. Conseguenze devastanti ancor più per le popolazioni dei paesi più poveri, ridotte letteralmente alla fame specialmente i bambini.
Questa crisi ha già determinato mutamenti profondi nella economia, negli schieramenti politici e nel ragionamenti delle persone in merito alla economia e alla politica.
La strada per uscire dalla crisi e per rimettere le persone e i loro problemi come le vere questioni che politica ed economia dovrebbero affrontare; su questo si è discusso al congresso di SEL.
Tutti gli interventi sono stati mossi dalla necessità di definire cosa fare e come farlo, cioè di definire la strada giusta.
Vi è una grande urgenza di equità, di giustizia sociale e di uguaglianza per dare dignità a tutti i cittadini e quindi il lavoro come prima grande questione.
La discussione al congresso provinciale milanese di SEL è entrata nel merito delle scelte che vanno fatte per sviluppare nuovi prodotti e nuove tecnologie oggi possibili.
Come possibile è sviluppare nuovi modi di produrre energia non inquinante.
Come è possibile il recupero di una quantità enorme di appartamenti vuoti per destinarli a costi di affitto accessibili a giovani e ragazze, a famiglie, a persone che non hano redditi sufficienti per accedere al cosidetto mercato libero.
Un posto di lavoro per tutti i milioni di persone che in Italia hanno bisogno di lavorare per vivere, è una questione umana che il sistema democratico deve risolvere. Altrimenti crolla.
I parlamenti e i governi di un sistema politico democratico hanno tutti i mezzi che occorrono per impedire a coloro che controllano la finanza di sconquassare l’economia e la vita di miliardi di persone nel mondo. Bisogna che si sappia la verità: i padroni della finanza che decidono le sorti del mondo sono – alla fin fine – poche migliaia di persone.
Il congresso in sostanza ha detto che è l’ ora che la finanza sia sottratta alle manovre di questi signori, delittuosi contro l’umanità.
Per questo L’Europa è decisiva. Come decisivo è battere l’egemonia liberista.
SEL può e deve giocare un ruolo importante in questa battaglia culturale e politica e contribuire per impedire il ripresentarsi delle destre che si rifanno a fascismo e nazismo dalle quali i lavoratori, la libertà e la democrazia non hanno nulla da guadagnare. Anzi sarebbero distrutte e in in primo luogo lo sarebbero le conquiste e i diritti dei lavoratori.

Per questo il dibattito congressuale ha sottolineato come sia necessario non mancare l’appuntamento delle votazioni per eleggere il parlamento europeo.

Questa battaglia può essere vinta se i vari movimenti e partiti politici che aderiscono al PSE sceglieranno coorentemente di fare assumere alle istituzione europee il ruolo di direzione della politica economia che superi il fallimento del liberismo.

Il contesto comprende anche varie forze schierate a sinistra (ma non nel PSE) presenti in tutti i paesi.
Vi è la prospettiva che queste forze si presentino unite alle elezioni europee. Il congresso ne ha parlato e si è misurato sulla scelta di adesione al PSE. Certamente la collocazione europea di SEL è una questione di primaria importanza e i congressi ragionali e poi quello nazionale avranno il compito di definirla compiutamente.
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