«Noi dobbiamo continuare a spronare i governo sulla strada della redistribuzione della ricchezza e della equità sociale, ma Sel non è renziana. La differenza tra essere renziani e non renziani è esattamente quella che passa tra combattere ed arrendersi». Lo ha detto il presidente di Sel, Nichi Vendola, conversando con i cronisti di Montecitorio, dopo le dimissioni di Gennaro Migliore da Capogruppo.
«Nessuno ha chiesto le dimissioni di Migliore»
«Spero che la nostra comunità rimanga integra, osservo – e non mi riferisco a Gennaro Migliore ma a qualcun altro che è già andato via – che correre in aiuto dei vincitori non è proprio una cosa innovativa. Capisco il fascino che esercita l’egemonia renzista sull’Italia, perchè è una narrazione forte e vincente. Tuttavia, alla mia età e con la mia storia politica, penso di essere immunizzato dal virus del conformismo, politico e culturale. Spero di continuare ad avere il diritto di esprimere i miei pensieri, molto critici nei confronti del renzismo» ha precisato il presidente di Sel. Vendola ha inoltre ricordato che l’assemblea nazionale del partito solo pochi giorni fa ha approvato la linea di restare all’opposizione “al 95%” (dichiarazioni tratte dal sito nazionale di SEL).