Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla realizzazione del sistema MOSE a Venezia
Proposta di legge istitutiva di una Commissione d’inchiesta sul Mose – XVII LEGISLATURA d’iniziativa dei deputati MARCON, ZAN, PELLEGRINO, ZARATTI
“Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla realizzazione del sistema MOSE a Venezia”
Onorevoli Colleghi! – La presente proposta di legge è volta ad istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sulla realizzazione del sistema MOSE (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico), per la difesa di Venezia dalle acque alte, e sulle attività del Consorzio Venezia Nuova (l’appaltatore unico del progetto Mose) e delle imprese ad esso collegate.
Il terremoto giudiziario che in queste settimane sta travolgendo Venezia e l’intero Paese con l’affaire Mose, sta mostrando una dimensione e una ramificazione della corruzione che va oltre ogni immaginazione. Dalle prime indagini, come riportate dai mass-media, emerge un’articolata e potente rete di corruzione, concussione, tangenti, riciclaggio, finanziamenti illeciti, che ha ruotato da anni intorno alla realizzazione dell’opera.
Le prime decisioni della magistratura si sono tradotte in trentacinque ordini di custodia, tra domiciliari e carcere, e cento indagati. Una vera e propria cupola del Mose, che sembra non risparmiare nessuno. Una cupola fatta di uomini delle istituzioni, imprenditori, politici, magistrati, militari, faccendieri, amministratori locali, responsabili dello stesso Consorzio Venezia Nuova.
Come dichiarato da Piergiorgio Baita, ex presidente della Mantovani S.p.A., primo socio del Consorzio Venezia Nuova, e uno degli arrestati a seguito delle prime indagini, <>.
Al di là delle responsabilità penali individuali, che spetterà chiaramente alla magistratura verificare e confermare, tutto quello che sta emergendo trascende la responsabilità dei singoli, e si configura come una vera e propria associazione a delinquere nata e arricchitasi proprio con la realizzazione del sistema Mose a Venezia. Un’opera ben “sponsorizzata” e avviata anni fa sotto molte polemiche e forti perplessità, e che oggi – alla luce di quanto sta emergendo – necessita di essere “indagata” nella sua genesi e per come è stata gestita finora per verificare se effettivamente era l’opera che Venezia e la sua laguna avevano effettivamente bisogno, o se è non sia servita come mera “mangiatoia” per gli appetiti di un gran numero di delinquenti.
Questa è appunto la finalità che si prefigge la proposta di legge che sottoponiamo alla vostra attenzione.
Vale la pena riportare alcuni stralci dell’intervista del 5 giugno scorso a “La Repubblica” dell’ex Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che fin dall’inizio ha sempre manifestato la sua contrarietà al Mose: <>. E ancora: Cacciari ricorda come quando da sindaco di Venezia, presentò nel 2006 un’amplissima documentazione e una relazione nella quale ricordava le perplessità <>.
Ricordiamo che il Mose per la difesa di Venezia e della laguna dalle acque alte (che non è un’opera isolata, ma rientra nel Piano Generale di Interventi per la salvaguardia della Serenissima e della sua baia , nel quadro della Legge Speciale per Venezia) è costituito da 78 paratoie mobili a scomparsa poste alle bocche di porto. Si tratta di varchi che collegano la laguna con il mare e attraverso i quali si svolge il flusso e riflusso delle onde a Lido, Malamocco e Chioggia, in grado di isolare temporaneamente la laguna di Venezia dal Mare Adriatico durante gli eventi di alta marea…..per continuare a leggere prego cliccare: http://selmade.it/istituzione-di-una-commissione-parlamentare-di-inchiesta-sulla-realizzazione-del-sistema-mose-a-venezia/
fonte: SEL MADE