SEL: intervista a Sergio Boccudutri

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Intervista a Sergio Boccudutri di Andrea De Angelis
Boccadutri (Sel): “Migliore vuole evitare che si chiuda il nostro voto europeo in un fortino”
Salvaguardare l’europeismo della Lista Tsipras deve essere un imperativo per chi ha raccolto il consenso del 4% degli italiani alle ultime elezioni continentali.
Ne è convinto Sergio Boccadutri, parlamentare di Sinistra Ecologia Libertà, che nell’intervista a IntelligoNews risponde alla proposta di Paolo Ferrero su una ‘costituente della sinistra italiana’.
C’è spazio anche per la politica nazionale, dove il rapporto con il governo resta (per ora) di ‘opposizione nel merito’…
Dopo il risultato positivo alle europee, ora occorre capire il futuro della sinistra. Sulle nostre pagine Paolo Ferrero ha parlato di una “costituente della sinistra italiana”, proposta che ha ricevuto un secco no da parte di Marco Rizzo. Sel che ricetta propone?

«La ricetta deve essere in chiave europea! Le diverse posizioni ripiegano il voto dell’Europa in un discorso incentrato sull’Italia. Chi ha votato la lista Tsipras non ha guardato all’Italia, ma davvero all’Europa, cioè alla possibilità di aprire un dibattito su come costruire un continente diverso!
Un voto molto europeista, di certo non contro l’Europa. Siamo pronti ad aprire una discussione senza legarci a gruppi e simboli preesistenti alla lista Tsipras? Credo che Ferrero voglia solo perpetuare un legame con il GUE…».

Aprire una costituente è dunque possibile o no?

«Non è la fase di una costituente di sinistra italiana, anche perché il rapporto con il governo, come abbiamo sempre detto, è di un’opposizione nel merito, e non tout court».

Siete dunque diversi dal Movimento 5 Stelle, è questo che vuole sottolineare?

«Assolutamente! Abbiamo deciso in alcuni casi di fare una durissima opposizione, come per il decreto Poletti relativo al mercato del lavoro, mentre in altri provvedimenti abbiamo visto intrapresa la giusta direzione. Introdurre la dinamica di governo – opposizione in un discorso relativa alla costituente è sbagliato. Se la vogliamo fare si faccia in Europa!
Chi pensa di aver fatto votare il simbolo della lista Tsipras per poi sfilare da sotto il bollino del GUE si sbaglia di grosso! Chi ha votato Tsipras vuole la nascita di un nuovo gruppo europeo».

L’onorevole Lombardi ha detto che tornerete con il Partito Democratico. Come risponde?

«Il problema non è con o senza Renzi, ma capire che tipo di politica proporrà in Europa. Se Renzi va dalla Merkel e le dice che non si può correre il rischio che l’Europa abbia un buco al centro, ovvero che la Francia esca fuori dall’eurozona, convincendola a praticare una politica contro l’austerity, noi saremo d’accordo».

In Italia però si dovrà decidere se stare con chi prevede un’ulteriore precarizzazione del mondo del lavoro…

«Infatti, su quella singola misura ci siamo opposti! Se continuerà su quell’onda ne trarremo le conseguenze, ma credo difficile che Renzi possa continuare su quella strada. Il rischio che l’Europa imploda è alto e, ripeto, non è possibile sottovalutare un’uscita della Francia, in primis per la Germania».

Fermiamoci però un momento all’Italia. Migliore al posto di Lupi alle Infrastrutture è fantapolitica?

«Non è questo il punto, la posizione di Migliore è nota da prima del voto ed è del tutto coerente con quella che è stata da sempre la discussione interna al partito. Migliore vuole evitare che si sprechi il voto per L’altra Europa rinchiudendolo in un fortino.
Questa è una discussione politica non fatta certamente per le poltrone».

Ma se venisse offerto questo ministero cosa risponderete?

«Per far parte di un governo bisogna condividere un po’ più di un singolo provvedimento, ma l’impianto strategico complessivo. Su questo ancora non ci siamo…».

dal sito SEL Made

http://selmade.it/intervista-a-sergio-boccudutri-di-andrea-de-angelis/