Scuola: è fiducia

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mio commento: Il governo conferma la linea che non ammette interferenze esterne. In questa grama legislatura si compie un altro passaggio che peggiora lo Stato Sociale dei cittadini. La Democrazia è decisamente un’altra cosa! Mario Piromallo

Scuola, Boschi chiede la fiducia. Grasso convoca la capigruppo

Richiesto il voto del Parlamento sulla proposta di mediazione presentata dai relatori, Francesca Puglisi del Pd e Franco Conte di Ap, in commissione Istruzione al Senato. La prima chiama nell’aula del Senato è prevista per le 16

ROMA – Come previsto, sulla scuola si voterà la fiducia. In apertura della seduta di oggi a Palazzo Madama il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha chiesto il voto del Parlamento sul maxi emendamento presentato due giorni fa dai relatori, Francesca Puglisi del Pd e Franco Conte di Ap, in commissione Istruzione al Senato. Il testo è una sintesi degli oltre 2mila emendamenti presentati da tutte le forze parlamentari, comprese le opposizioni.

SCHEDE La riforma in 12 punti / Il testo originale del maxiemendamento

Il presidente Grasso ha sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo per stabilire i tempi per la discussione e il successivo voto di fiducia. La prima chiama nell’aula del Senato inizierà “prevedibilmente” alle 16. Il voto è atteso circa un’ora dopo. Una possibile oscillazione di orario è dovuta al fatto che sul maxi-emendamento si deve ora esprimere la commissione Bilancio. Solo dopo il parere della commissione inizierà la discussione generale sulla fiducia che durerà “3 ore e 20 minuti”, seguiranno le dichiarazioni di voto e poi la chiama per la votazione.

In un tweet il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone commenta:

Determinati ad approvare ddl e a salvare le assunzioni insegnanti precari. Inevitabile la fiducia.

Mentre i senatori del M5s, subito dopo l’annuncio della Boschi, hanno inscenato in aula  una sorta di “funerale”, accendendo dei lumini votivi in memoria della scuola, “definitivamente seppellita” – a parer loro – dal disegno di legge del governo. I lumini rossi sono diventati una sorta di simbolo della protesta contro il ddl Buona Scuola, perché sono stati utilizzati dai docenti e dal personale scolastico nelle proteste che hanno accompagnato le contestazioni al provvedimento del governo.

fonte: la Repubblica

http://www.repubblica.it/scuola/2015/06/25/news/scuola_boschi_chiede_la_fiducia_grasso_convoca_la_capigruppo-117642505/?ref=HREC1-1