«Il ddl sull’abrogazione dell’odiosa pratica delle ‘dimissioni in bianco’ è stato affossato, nonostante le proteste di SEL in Senato. Sul tema del lavoro abbiamo assistito, ancora una volta, alla scrittura di una pagina vergognosa da parte di quelle forze politiche che, in campagna elettorale si propongono come paladini dei diritti dei lavoratori, e poi all’interno del Parlamento fanno l’esatto contrario». Lo affermano la senatrice di SEL Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto e il senatore Giovanni Barozzino, capogruppo di SEL in commissione lavoro, commentando quanto avvenuto ieri dove nella stessa commissione è stato deciso a maggioranza di inserire il testo nel Jobs Act . «Le dimissioni in bianco erano state approvata dalla Camera, anche con il sostegno del Pd. Evidentemente, però, nel tragitto tra Montecitorio e Palazzo Madama i colleghi piddini ci hanno ripensato e hanno preferito rinviare tutto alle calende greche, allineandosi in questo modo alle politiche del lavoro di Sacconi. Infatti, inserire tale norma nella legge delega sul lavoro equivale a prendere in giro i lavoratori, in particolare le donne, vittime principali di questa pratica vessatoria . E a tal proposito – concludo i due esponenti di SEL – le donne del Pd cosa dicono di tutto questo?». Dalla Camera arriva anche il commento di Titti Di Salvo vicecapogruppo di Sel e promotrice della proposta di legge. «L’affossamento della legge sulle dimissioni in bianco, recentemente approvata dalla Camera dei Deputati, voluto dal piccolo centrodestra di Alfano e soci ci dice che sulle politiche del lavoro la faccia è di Renzi ma le idee e le politiche sono di Sacconi. Alla Camera il Partito Democratico si era preso l’impegno di approvare il testo anche al Senato, ma così non é stato e di questo deve dare conto innanzitutto al suo elettorato e alle tante giovani lavoratrici che in questi anni hanno subito questa pratica odiosa. Già il decreto Poletti risente delle idee e delle politiche che in questi anni hanno contraddistinto l’operato di Maurizio Sacconi, ora con l’affossamento di questa che tutti considerano una norma di civiltà la cosa è manifesta. Renzi e il Partito Democratico hanno qualcosa da dire?» Durissima anche il commento del presidente di Sel Nichi Vendola. «In un quadro di smantellamento dei diritti sociali in corso in Italia, voler ripristinare la legge contro le dimissioni in bianco era scelta dettata dal buonsenso. Il passo in avanti compiuto alla Camera evidentemente ha impaurito chi era allergico ai diritti e alle norme di civiltà». «Chi nel governo Berlusconi – prosegue il leader di Sel – cancellò quella legge del centrosinistra, oggi è nell’attuale governo con il partito democratico e ha imposto il suo affossamento al Senato. Affossamento che il PD non ha voluto impedire. Ora la parola, ci auguriamo che se la prendano le donne, i militanti, quegli esponenti del PD che ancora credono in una prospettiva di cambiamento e nel centrosinistra». «Non è più tempo – conclude Vendola – della retorica stucchevole degli annunci contro le discriminazioni mentre poi in realta’ chi decide davvero sono i diversamente berlusconiani».
(tratto dal sito di SEL)