San Raffaele, ‘truffa da 28 milioni al Ssn’. Indagato Zangrillo, medico di Berlusconi
Avvisi di conclusione indagini emessi dalla Procura di Milano per rappresentanti legali, dirigenti e primari. Secondo l’accusa, nell’ex regno di don Verzè sono stati eseguiti 4mila interventi chirurgici al di fuori degli standard imposti dall’accreditamento. Inquisito anche l’ad Nicola Bedin
Durante gli interventi “le equipe” destinate alle sale operatorie sulla carta erano “regolarmente costituite”, ma in realtà “chirurghi e/o anestesisti” erano “presenti contestualmente in più sale operatorie”. È la tesi della Procura di Milano che contesta una truffa da 28 milioni di euro al servizio sanitario nazionale a medici, tra cui Alberto Zangrillo, primario della Terapia intensiva e Rianimazione generale e medico di Silvio Berlusconi, e amministratori dell’ospedale San Raffaele.
Secondo gli investigatori delle Fiamme gialle sui registri figuravano che tutti i ‘requisiti’ di presenza per ottenere i rimborsi drg (Diagnosis Related Groups) erano stati rispettati. Il pm Giovanni Polizzi, nell’avviso di chiusura delle indagini, contesta presunte irregolarità nei rimborsi percepiti su 4mila interventi chirurgici nell’ex regno di don Luigi Verzé travolto dal crac e morto il 31 dicembre del 2011. L’inchiesta “Pronto rimborso” ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati 9 persone, tra rappresentanti legali, dirigenti, primari e l’amministratore delegato del gruppo Nicola Bedin. I reati contestati – a vario titolo sono la truffa aggravata a danno del Servizio Sanitario e falso. Per continuare a leggere cliccare: https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/16/san-raffaele-truffa-da-28-milioni-al-servizio-sanitario-nove-indagati/1782396/