La democrazia, ce lo ricordiamo, si perde “a rate”, non tutta insieme, a meno che non ci sia un colpo di stato. Ma non è questo il rischio.
Il rischio è questo fascismo strisciante. Queste gocce di veleno che ci impediscono, per ora, di immaginare tempeste ben più violente.
Con l’aria che tira, qualunque riforma volta a disarmare l’assetto istituzionale, cancellando ogni strumento di garanzia parlamentare, mi pare un azzardo. Una inutile e dannosa sfida ai ricorsi della storia.