Roma. E’ polemica tra M5S e Libera.

“La ricerca della verità è la base della giustizia. Ben vengano allora tutte le documentazioni, analisi, testimonianze volte a dissipare le ambiguità e rischiarare le zone d’ombra. Ma a patto che siano oneste, serie, disinteressate, ne’ mosse dalla presunzione di avere in tasca quella verità  che si dice di cercare. Se mancano queste prerogative etiche, la denuncia diventa diffamazione, calunnia. E’ nostra intenzione dimostrare che proprio questo è il caso del dossier in questione, riservandoci di adire a vie legali se chi l’ha redatto non fa pubblica ammenda delle falsità dette e scritte”. Così Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, in un messaggio letto durante la conferenza convocata in Campidoglio dall’associazione, in merito al dossier M5S “Mafia e litorale romano: il caso Ostia”.

L’associazione riporta cinque punti che smentiscono il dossier dei 5 stelle. «Non vi è nessun affidamento diretto della Spiaggia Libera SPQR», spiega Libera. «Uisp e Libera hanno partecipato al bando pubblico con esito pubblicato in data 10 Aprile 2014. L’Ati con a capofila la Uisp è entrata in possesso della spiaggia solo ad Aprile 2015. Affidamento confermato anche in sede di Consiglio di Stato con sentenza pubblicata il 12 Giugno 2015».

«Da Aprile ad oggi sulla spiaggia sono state organizzate diverse ed importanti iniziative per la promozione della cultura della legalità. A titolo esemplificativo, hanno attraversato la Spiaggia Libera SPQR: la Carovana Internazionale Antimafia; L’Università Itinerante coordinata dal Prof. Nando Dalla Chiesa con studenti e ricercatori da tutta Italia e con il contributo di giornalisti, magistrati, forze dell’ordine», hanno sottolineato. Altro punto -precisato dagli attivisti – è che «né Libera né la Uisp sono entrate mai nella gestione della spiaggia denominata Faber Beach».

Il Faber Beach è una spiaggia libera attrezzata, posta sotto sequestro lo scorso anno. Libera, insieme alla rete di associazioni Stand Up, si è impegnata a creare iniziative – a titolo gratuito – per l’estate 2014. «Libera non ha mai preso contributi per l’iniziativa “Ostia Cinema Station”», ha commentato l’associazione precisando come invece si trattasse della “Cinemovel Foundation”, presieduta dal regista Ettore Scola. Infine Libera si è «costituita parte civile nei processi contro il clan Fasciani ed i suoi prestanome, contro il clan Spada, con la presenza in aula di decine di ragazzi e di associazioni del territorio di Ostia e di Roma». Sarà parte civile anche il 5 Novembre al processo contro Mafia Capitale.