Roma: opinioni a confronto

Norma Rangeri su” Il Manifesto”: quello che sta avvenendo a Roma… non è un grande spettacolo… Perché se propugni una diversa morale devi essere coerente. Perché se fai battaglie politiche per imporre che non ci siano privilegi economici non puoi difendere i super stipendi del tuo capo di gabinetto… Il senso civico, la voglia di trasparenza, una politica che mette i governanti dalla parte dei governati, il bene comune sono stati alcuni dei punti fermi che hanno permesso ai 5Stelle di vincere in alcune città e di affermare la loro diversità. Se per strada il loro marchio di identità verrà smarrito… una dopo l’altra, le stelle si spegneranno.

Michele Santoro intervistato dall’Uffington Post: a Roma la campagna non l’ha fatta la Raggi, l’ha fatta la magistratura con Mafia capitale. Quanto ai problemi della sindaca, mi pare tutto chiaro. Il suo stesso movimento la considerava debole e le ha costruito una cortina di protezione. Solo che non ha retto. Raggi è un caso internazionale. La Amanpour della Cnn è venuta a intervistarla. Bisognerebbe chiederle con che impressione se ne è andata. Io lo so, taccio per carità di patria. Poi diciamola: tutto quello che sta intorno alla Raggi è di destra”.

Massimo Cacciari intervistato da Intelligonews: hanno fatto di tutto (i 5 stelle a Roma nda) per non vincere, ma gli è capitato. Era inevitabile a causa dei disastri altrui, ma ora sono in un pasticcio e prima di riuscire a raccapezzarci qualcosa impiegheranno probabilmente un po’ di tempo. Mi pare che si tratta soltanto di ingenuità e imperizia, poi naturalmente ci sono molti altri che vogliono fargli la pelle.

Diego Fusaro su “Il fatto Quotidiano”: stanno cercando, mediante l’opinione pubblica manipolata… di delegittimare integralmente un movimento politico che ha democraticamente vinto le elezioni. Con le parole di Gramsci: “lo Stato quando vuole iniziare un’azione poco popolare crea preventivamente l’opinione pubblica adeguata” (Quaderni del carcere). Questo è il punto. I poteri forti e, con essi, quel Pd che è loro servo fedele e che non fa mistero di tutelare gli interessi del capitale contro il lavoro… hanno già deciso: il Cinque Stelle deve essere abbattuto e delegittimato. Perché è di impaccio rispetto a essi.

Luca Telese a Tiscali: io faccio un calcolo sul consenso al M5s, forse mi sbaglio: non credo che calerà per questa vicenda. Non andrà in crisi perché non è stato rotto il patto fondante che si era stabilito fra il 67% dei romani e Virginia Raggi. Il movimento, non ha violato la promessa principale, quella dell’onestà nel governo della città. Io vedo i Grillini come i comunisti del 1956. Dopo l’invasione dell’Ungheria ci furono crisi di coscienza e traumi ma alle elezioni il Pci continuó a crescere perché non venivano meno le ragioni del suo consenso, perché la promessa ideale fondante di quel voto non era venuta meno. I Grillini sono stai pasticcioni, non disonesti. Stanno provando a risolvere i disastri ereditati, non hanno creato loro i problemi. Questo la gente lo sa, malgrado quello che scrivono il 99% dei media.