Combattente che, inseguendo i valori della libertà, in montagna aveva trovato non solo il sacrificio, la fatica, le battaglie, ma pure l’amore di Irene Giusso, la partigiana “Violetta”. I due compagni di lotta divennero compagni per la vita sposandosi con una cerimonia spartana e originale: l’abito da sposa di “Violetta”, infatti, fu confezionato con l’unica seta disponibile, quella di un paracadute lanciato dagli alleati agli uomini della Resistenza con i rifornimenti. Solo la morte li ha separati, sciogliendo un’unione che si rafforzava a ogni anniversario della Liberazione e ogni volta in cui si presentava l’occasione di essere testimoni dell’esperienza.
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