Riecco il “jet lag” da ora legale. Come difendersi

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Gli esperti mettono in guardia dagli effetti del cambio d’ora, spiegano chi ne soffre di più e cosa fare per prenire. Soprattutto a tavola e in particolare in queste feste pasquali

di IRMA D’ARIA

LO SPOSTAMENTO delle lancette nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo riporterà in Italia l’ora legale e una serie di possibili disagi per milioni di italiani. Ansia, nervosismo, inappetenza e alterazione del ciclo del sonno, sono i sintomi più diffusi ma, secondo recenti studi, l’arrivo dell’ora legale potrebbe aumentare il rischio di ictus nei primi due giorni dopo il cambio.

Gli effetti del cambio d’ora. Un recente studio dell’Università La Sapienza di Roma ha evidenziato come il 15% della popolazione italiana soffrirà per diversi giorni di notevoli disagi dal punto di vista del benessere fisico ed emotivo. “Spostare le lancette dell’orologio di un’ora in avanti equivale a fare un viaggio verso est da un fuso orario all’altro. Pertanto, con il cambio d’ora si simula un piccolo jet-lag che è un fattore molto noto di disordini del sonno e del ritmo sonno-veglia, soprattutto in soggetti predisposti o con disordini del sonno già conclamati”, spiega Raffaele Ferri, presidente dell’Associazione Italiana della Medicina del Sonno (AIMS). “In realtà, la grande maggioranza delle persone non risente minimamente degli effetti del cambio d’ora che si manifestano in soggetti già predisposti, cioè circa il 15% della popolazione”. Gli effetti sono legati alla perdita di un’ora di sonno e possono coinvolgere essenzialmente le performance attentive, la capacità di eseguire compiti complessi ed impegnativi mentalmente e riflettersi, ad esempio sulla performance scolastica o lavorativa nei giorni immediatamente successivi.

IL METEO

Gufi o allodole? L’effetto del cambio di orario può variare molto in ogni singolo individuo, soprattutto in funzione del loro essere costituzionalmente più ‘gufi’ o ‘allodole’, quindi più animali notturni, che prediligono lavorare e essere attivi alla sera, o al contrario, persone con una propensione a rendere maggiormente proprio nelle prime ore della giornata. “A risentire di più del ritorno all’ora legale sono le persone cosiddette serotine, i ‘gufi’. Al contrario, in autunno, quando si passa all’ora solare, i più colpiti tendono a essere le ‘allodole'” spiega lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del centro medico Santagostino di Milano. “Tipico di chi soffre di ansia e depressione riscontrare un peggioramento dei sintomi proprio in questo periodo dell’anno, momento in cui è sempre poco indicato fare cambi di terapia”.

Ictus da ora legale? I ricercatori dell’Università di Turku, in Finlandia, hanno indagato sui rischi di ictus ‘da ora legalè dopo che precedenti lavori avevano mostrato come un’alterazione dell’orologio biologico fosse collegata proprio al pericolo di incappare in questa patologia. La ricerca ha esaminato 10 anni di dati per individuare il tasso di ictus in Finlandia. Il lavoro, in particolare, ha valutato l’incidenza di questa patologia in 3.033 ricoverati nella settimana successiva al cambio dell’ora, confrontando i risultati con il tasso di ictus in 11.801 persone ricoverate nelle due settimane precedenti e nelle due successive allo spostamento delle lancette. I risultati mostrano che nei primi due giorni dopo l’arrivo dell’ora legale il tasso di ictus ischemico è l’8% più alto. Dopo altri due giorni, questo scostamento si riduce tornando alla normalità. Non solo. I malati di tumore sono il 25% più a rischio di subire un ictus dopo il cambio dell’ora, un pericolo che per gli over 65 sale del 20%. “E’ singolare che la maggior parte degli studi su questo argomento provengano dalla Finlandia, un paese dove la differenza tra le ore di luce e di buio nelle diverse stagioni è piuttosto accentuata rispetto a quella che si verifica da noi e questo potrebbe rappresentare un fattore di rischio ulteriore, specifico per quelle latitudini”, spiega Ferri. In effetti, altri studi (sempre finlandesi) hanno mostrato un aumento del rischio di problemi cardiovascolari al passaggio dall’ora solare a quella legale ma una diminuzione al passaggio opposto da quella legale a quella solare. “Questo porta a un rischio annuale immutato ed attenua di molto i facili allarmismi che una notizia parziale potrebbe suscitare”, chiarisce l’esperto.

Ora legale e postura. L’ora legale potrebbe avere indirettamente effetti negativi anche sulla postura e aggravare alcuni sintomi. “Se si soffre di mal di schiena, la mancanza di sonno tenderà ad aggravare i sintomi per diversi motivi. Mentre dormiamo, infatti, avviene gran parte della riparazione dei tessuti”, spiega Alessandro Napoli, docente all’Università di Roma La Sapienza. “Inoltre, la mancanza di sonno provoca squilibri chimici a livello cerebrale e si abbassa la soglia di sopportazione del dolore. Le persone che non dormono abbastanza soffrono più di dolore cronico, tra cui il mal di schiena”.

I consigli pratici. Come in tutti i cambiamenti, occorre gradualità e buon senso. “Non cambiare improvvisamente le ore usuali di addormentamento e risveglio e, se questo non fosse proprio possibile, soprattutto dormire per un tempo non inferiore all’usuale”, suggerisce Ferri. “I nostri ritmi lavorativi e sociali a volte non ci permettono una sufficiente elasticità, ma abbiamo almeno un week end durante il quale possiamo mettere in opera questi ammortizzatori”. Per chi risente particolarmente di questi cambi d’ora, ci sono anche altre soluzioni: “Ci si può giovare di una specifica terapia naturale che consiste nella risincronizzazione dei ritmi circadiani mediante esposizione, in determinate fasce orarie della mattina, a luce brillante indotta da specifiche lampade, che permettono un effetto di generazione di un’alba artificiale”, spiega Cucchi.

Attenzione al cioccolato. Il passaggio all’ora legale capita quest’anno in concomitanza di Pasqua quando molti di noi e soprattutto i bambini si trovano alle prese con lo scarto delle uova: “Il cioccolato è un noto fattore scatenante per gli attacchi di emicrania, insieme alla perdita di sonno. Pertanto, i soggetti che soffrono di questo disordine devono stare particolarmente attenti”, chiarisce il presidente dell’AIMS. “Per il resto e sempre nell’ottica del buon senso che consiglia di evitare le esagerazioni, possiamo certamente concederci un po’ di cioccolato, evitando di mangiarlo la sera per non avere problemi di reflusso gastro-esofageo e conseguente insonnia”.

fonte: La Repubblica

http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2016/03/25/news/riecco_il_jet_lag_da_ora_legale_come_difendersi-136280415/?ref=HREC1-7