RICORDARE PER NON RIPETERE L’ORRORE

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ll 27 gennaio, nel giorno in cui le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz, si celebra il Giorno della Memoria. Il papa: mai più si ripetano tali barbarie.

Sentire “il forte desiderio di impegnarsi perché mai più si ripetano tali orrori, che costituiscono una vergogna per l’umanità”. È il messaggio di papa Bergoglio per la giornata della memoria, quel 27 gennaio ormai da tempo deputato a ricordare gli orrori della Shoah. Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono ad Aushwitz, teatro degli orrori dell’Olocausto. la scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista in tutta la sua portata.

INTIMIDAZIONI A ROMA. In ogni città italiana il giorno della memoria si ricorda con commemorazioni, cerimonie e incontri dedicati alle scuole, ma non solo, che servano da stimolo di riflessione. C’è evidentemente bisogno, se solo pochi giorni fa sono state recapitate tre teste di maiale, animale considerato impuro dagli ebrei, una alla Sinagoga di Roma, la seconda a una mostra sulla cultura ebraica e l’ultima all’ambasciata di Israele, ma intercettata dagli agenti prima di arrivare a destinazione. Non basta, sui muri di piazza Sempione, Roma nord, sono apparse una svastica e scritte antisemite come “Olocausto menzogna” o “Hanna Frank bugiardona”. E all’interno di una delle scatole, su cui sta ancora indagando la Digos di Roma che pare sia risalita a un fattorino privato incaricato della consegna, è stato anche ritrovata una strana rivendicazione: un messaggio che fa riferimento anche a Theodor Herzl, lo scrittore ungherese di fine Ottocento fondatore del movimento sionista, con frasi deliranti sull’olocausto e sulle deportazioni, serviti, secondo gli autori dello scritto, “a contenere l’economia ebraica”.
Episodi che già prima delle celebrazioni della memoria avevano fatto esprimere al premier Letta, in un messaggio su Twitter, “solidarietà alla comunità ebraica di Roma. I gesti oltraggiosi di oggi dimostrano che mai va abbassata la guardia”.

I VIOLINI SOPRAVVISSUTI. A Roma, nel pomeriggio di lunedì, si terrà un concerto in cui dodici violini sopravvissuti alla Shoah suoneranno insieme, come ha scritto il papa al rabbino Avraham Skorka di Buenos Aires, insieme al quale nel 2010 ha pubblicato il libro Il cielo e la terra, aggiungendo che “il pubblico ascolterà musiche di Barber, Bloch, Sarasate, Vivaldi, Beethoven, ma il cuore di ciascuno dei presenti sentirà che dietro il suono della musica vive il suono silenzioso delle lacrime storiche, lacrime di quelle che lasciano traccia nell’anima e nel corpo dei popoli”.

fonte: Cadoinpiedi.it

http://www.cadoinpiedi.it/2014/01/27/ricordare_per_non_ripetere_lorrore.html#anchor

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