Antonio Paolucci l’ha definita la Cappella Sistina del Nord Italia. Dopo un intervento durato sei anni si sono conclusi i lavori di restauro delle pitture murali della Cappella di Teodolinda del Duomo di Monza, capolavoro assoluto del gotico internazionale.
Un ciclo pittorico imponente, realizzato intorno alla metà del ‘400 dagli Zavattari, la celebre famiglia di pittori che fu attiva a Milano e in Lombardia: 500 metri quadrati, in fasce di 5 ordini sovrapposti, per raccontare in 45 scene la
vita di Teodolinda, la più grande e la più famosa regina del regno longobardo in Italia. I lavori di restauro, per una cifra di circa 3 milioni di euro, sono stati promossi e in buona parte finanziati dalla Fondazione Gaiani, costituitasi nel 2007 per la cura e la promozione dei tesori del Duomo.
Si è trattato di un’operazione complessa, che ha richiesto l’impiego di un’approfondita indagine preliminare e del supporto di sofisticate tecnologie proprio per la complessità della tecnica pittorica impiegata dagli Zavattari. Una tecnica differenziata e preziosa, con affresco, tempera a secco, lacche, decorazioni a rilievo, dorature in foglia e in pastiglia. Una luminosa e coloratissima sinfonia. Proprio per dare la possibilità di fruire in pieno di un simile capolavoro, le impalcature del restauro non saranno rimosse e, fino al prossimo aprile, i visitatori avranno la possibilità di salire sui ponteggi per ammirare la bellissima regina a pochi centimetri di distanza.
Un’occasione unica, destinata a non ripetersi. Ad aprile infatti il cantiere sarà smontato e la Cappella sarà inaugurata ufficialmente. (Per le visite ai ponteggi, possibili solo su prenotazione, consultare il sito www.museoduomomonza.it).
Fonte :famiglia cristiana