La rete boccia il 730 precompilato: “Sarà utilizzato, ma è una truffa”
La diffidenza del web: “Non mi fido e continuerò ad andare al Caf”. Tra chi teme errori e chi ha problemi col Pin, tutte le reazioni alla nuova dichiarazione dei redditi. Per il 35% è una mossa del governo perché con il timore di commettere errori non si presentino le detrazioni
di VOICES FROM THE BLOGS
MILANO – La dichiarazione dei redditi precompilata è online: ecco la grande novità di questa primavera fiscale, come sanno tutti i contribuenti italiani. Sul progetto l’Agenzia delle Entrate ha puntato molto, sia in termini di qualità del servizio che in termini di immagine. L’innovazione, poi, è di quelle che fanno notizia e che suscitano aspettative e speranze di vario segno. Ma qual è il gradimento del servizio sinora? Quali sono le principali osservazioni di apprezzamento o di critica avanzate dagli utenti? Grazie all’analisi degli oltre 15mila testi postati sul tema su blog e social network, diventa possibile incominciare ad avanzare qualche risposta a un mese esatto dall’avvio dell’esperimento. La prima rilevazione mette in luce un apparente paradosso: quasi l’80% dei testi esprime sentimenti negativi – spesso di diffidenza – verso l’iniziativa, mentre solo il 15% guarda alla innovazione con qualche entusiasmo.
D’altro canto, due terzi circa dei post prevedono il successo del nuovo servizio, forse non in termini di apprezzamento, ma certamente in termini di quantità di utenti che faranno richiesta di accesso al 730 precompilato, mentre solo un quarto dei pareri paventa il fallimento dell’iniziativa.
Naturalmente, i due orientamenti non sono necessariamente contrapposti: la novità del servizio può suscitare interesse anche a prescindere dalla sua qualità attesa. In altri termini, molti utenti potrebbero accedere al 730 precompilato proprio per verificarne il contenuto e l’utilità. Diversi utenti potenziali (27,1%) apprezzano il nuovo servizio come una componente del percorso di innovazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione, un tema quest’ultimo particolarmente sentito in questi mesi. Più nello specifico, gli aspetti positivi del nuovo servizio sono la maggiore semplicità della compilazione (32,1%) e il risparmio di tempo e di denaro che la dichiarazione precompilata può consentire (36,2%).
Va però rilevato che la maggior parte degli autori dei post si dichiara orientata a continuare a rivolgersi a un Caf (66,1%) o a un commercialista (31,2%) per la propria dichiarazione dei redditi, e non si rileva una quota significativa di utenti intenzionata a far da sé grazie alla disponibilità di un 730 precompilato. Il risparmio economico atteso da parte del contribuente, dunque, potrebbe essere alla fin fine decisamente ridotto. Molto più numerose, come dicevamo, le voci di critica al servizio: il 35% bolla l’iniziativa come una “truffa”, ovvero uno stratagemma del governo per fare cassa; un po’ come quel 12,5% di commenti che ritiene che il 730 precompilato indurrà diversi utenti a non dichiarare una serie di detrazioni minori e si risolverà in una forma occulta di tassazione. Il 18,4% teme l’introduzione di errori nella precompilazione, mentre l’11,8% lamenta le difficoltà di consultazione o di gestione del codice PIN di accesso, confermando con ciò la diffidenza di una parte dell’opinione pubblica verso la digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione. Quote minori segnalano la possibilità che sia il contribuente a commettere errori, utilizzando il servizio on line (7,8%), e più genericamente additano l’innovazione come uno spreco di denaro pubblico (5,1%) o come mera propaganda governativa (7,1%).
per continuare a leggere prego cliccare: http://www.repubblica.it/economia/2015/05/13/news/voices_from_the_blogs_730_precompilato-114242764/
fonte: la Repubblica