32 anni orsono, per la precisione il 17 maggio 1981, la stragrande maggioranza degli elettori italiani (77%) bocciò l’abolizione dell’ergastolo proposta con un referendum dai radicali e da Democrazia Proletaria.
Oggi la proposta, resuscitata dal Partito Radicale, trova l’attenzione di una parte importante della politica ed anche del mondo cattolico: «nonostante la Costituzione reciti che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato, vige ancora in Italia il carcere a vita, ma che meglio si dovrebbe definire “carcere a morte”»
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