Renziani (e anti)

Stiamo assi­stendo alla presa del potere da parte di una nuova, gio­vane e dina­mica classe diri­gente libera dai legami del pas­sato, senza vin­coli d’appartenenza; anzi impe­gnata a can­cel­lare ogni rela­zione di soli­da­rietà ideo­lo­gica e a ridurre gli spazi di discus­sione anche all’interno delle pro­prie for­ma­zioni poli­ti­che. L’unico rap­porto che resi­dua è quello per­so­nale. Tra i par­titi, ma anche all’interno dello stesso par­tito, quel che conta è l’identificazione con il lea­der: non si è più «demo­cra­tici», ma solo «ren­ziani» (oppure «antirenziani»).

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