Il libro segna una separazione politica, emotiva, umana, tra Renzi e il Pd, col primo che scommette su di sé chiamando a raccolta il quel che resta del suo popolo. Lo chiama a raccolta, con lo spirito reducista di chi confonde l’elaborazione critica con l’abiura, prigioniero di un lutto mai elaborato, in pieno stile, anch’esso populista: disintermediazione, personalizzazione, visione degli anni di governo come mito fondativo di un “nuovo inizio” perché “il tempo è galantuomo”. Ovviamente, dirà, “con amore e senza rancore”, e ovviamente “guardando al futuro” anche se nel libro sono annunciati vari passaggi polemici sul “fuoco amico” di questi anni. Nella convinzione che il tempo sia “galantuomo” e il fallimento che prima o poi arriverà del governo gialloverde, farà risorgere ciò era giusto ed è stato incompreso.
UN ALTRA STADA. IDEE PER L’ITALIA DI DOMANI. MATTEO RENZI MARSILIO EDITORE (Leggi l’articolo dell’uffingtonpost)