La sinistra avrà un futuro. Ma la condizione è che riesca a ricollocarsi al centro dello scontro, un centro che travalica i confini e i territori. La posta in gioco è altissima. Più alta di quella che oppose nel Novecento la destra alla sinistra (i diritti del lavoratore, una più giusta distribuzione del reddito, l’estensione della democrazia politica fino a includere nuovi diritti sociali, la diffusione del benessere). Adesso la partita è più vasta, è la creazione di un nuovo attore politico globale capace di contrastare la deriva catastrofica che può innescarsi se non si darà una risposta a nuovi bisogni di libertà e al tempo stesso di sicurezza e di democrazia, delle nuove generazioni.
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