Nel 2011, quando le banche già lo inseguivano reclamando una montagna di debiti non pagati, il futuro “leader in Jaguar” dei Forconi si era candidato alla poltrona di sindaco di Latina con la lista “Comitati agricoli riuniti”. Tra i punti del programma, così come vennero annunciati all’epoca dall’aspirante primo cittadino, troviamo lo “stanamento (sic) dei parassiti da tutti i settori dell’amministrazione” ed anche il “controllo dei flussi migratori con censimento della presenza degli stranieri” (anticipo in salsa xenofoba della componente forcona esplicitamente antisemita ?) . I risultati non furono granché incoraggianti: 240 voti alla lista (0,31 per cento) e 320 al candidato sindaco.
Adesso Calvani ci riprova. Col forcone!»
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