QUANTO VALE L’AREA FALCK?

Il settimanale “Il Mondo” nell’articolo “Realizzi per Bizzi” scrive: “l’area Falck di Sesto San Giovanni vale 4 miliardi”. Una frase secca che illustra molto bene la superficialità con cui viene trattato un tema importantissimo per il futuro della nostra città. A questo presunto valore di 4 miliardi occorre aggiungere (o sottrarre, a seconda del punto di vista) il costo della bonifica, della salvaguardia dei beni archeologici tutelati dal PGT, della realizzazione delle infrastrutture (strade, fognature, illuminazione, servizi pubblici, verde, arredo urbano), del grande parco urbano, dei progetti architettonici ed impiantistici, degli oneri di urbanizzazione, del contributo sul costo di costruzione, dell’edificazione degli immobili, dell’intermediazione immobiliare, degli oneri finanziari ecc. ecc. Alla fine a quanto ammonta il valore finale? E quanto è coerente questo valore con i prezzi di mercato? Forse è tempo di incominciare a richiamare gli Stregoni della Finanza ad una maggiore serietà. Le aree dismesse sono una cuccagna o un problema? La risposta è scritta nei tempi biblici con cui vengono recuperate in Italia e nella consuetudine con cui altrove (vedi Ruhr tedesca) si procede a suon di investimenti pubblici. Una verità scaturita con evidenza nel corso dell’Assemblea pubblica “territorio bene comune” tenuta il mese scorso da Sinistra Ecologia e Libertà in Sala del Camino.