L’Ucraina c’entra molto con l’accanimento pro-Assad e pro-Siria della Russia. Per la prima volta dopo mille anni, la Russia ha perso il controllo dell’Ucraina (e con essa di oleodotti e gasdotti decisivi per la forniture all’Europa), entrata nell’orbita americana. Si è così compiuto il percorso iniziato negli anni Novanta con l’unilateralismo di Bill Clinton. Una sconfitta sanguinosa, solo in parte lenita dall’annessione della Crimea e dalla maggiore autonomia ottenuta con la guerra per le regioni russofone del Donbass. L’influenza in Medio Oriente, Assad, la guerra contro l’Is… Al di là di eventuali motivazioni ideali (i russi hanno conosciuto bene il terrorismo islamico in Cecenia), queste sono carte da giocare nell’unica partita davvero decisiva. Che per Mosca, anche a Novecento finito, resta quella con gli Usa.