Proteste per il trasporto locale

A seguito dell’entrata in funzione della linea 5 della metropolitana con la fermata capolinea di Bignami al confine tra Milano e Sesto San Giovanni (zona CTO/ CentroSarca) l’ATM ha modificato la rete del trasporto pubblico locale dichiarando che si avrebbe avuto un miglioramento del servizio (vedi nota postata anche da questo sito all’inizio del mese di marzo).
A quanto pare la questione non è esattamente nei termini annunciati da ATM, tanto che si è costituito un Comitato “Cittadini di Cascina Gatti, Parpagliona, Tre Strade e Sottocorno” che contesta questi cambiamenti. In particolare il Comitato contesta la modifica del percorso della linea 700 e l’organizzazione della nuova linea 713. Ad uscirne danneggiata sarebbe la periferia sestese in quanto, come denuncia il Comitato: “con i nuovi percorsi succede che in alcune vie, la linea 700 non passa più, con un grave disagio per i cittadini”. La richiesta immediata del Comitao è il ripristino del vecchio percorso della linea 700 con soppressione (e recupero dei chilometri così risparmiati) della nuova linea 713, ritenuta un servizio inutile perché poco utilizzata. Ma il Comitato si pone anche obiettivi che riguardano l’intera città quali il miglioramento del servizio dei mezzi pubblici, la creazione di corsie preferenziali per i mezzi lungo le vie cittadine, la riduzione del costo dei biglietti, da uniformare alle tariffe di Milano, le piste ciclabili verso le stazioni della metropolitana, la riduzione del traffico con la costruzione di parcheggi d’interscambio alle fermate della linea 1 con il costo della sosta compreso nel biglietto Atm.
Il Comitato ha già ottenuto un incontro con l’Assessore all’urbanistica Edoardo Marini a cui ha strappato l’impegno ad aprire un confronto con l’ATM ed a rivedersi con Il Comitato il giorno 21 Maggio al fine di valutare insieme le risposte dell’ATM.
Una vicenda che conferma l’attenzione dell’Amministrazione comunale all’ascolto ed al dialogo con la città e la veridicità del vecchio adagio operaio per cui “la lotta paga !”
Angelo Gerosa