A chi presta orecchio ai suoi detrattori, ricordo Romano Prodi (artefice di una legge che salverà l’Ilva) ha liquidato una galassia come l’IRI senza essere coinvolto in alcuno scandalo economico.
Ecco il risultato di una mia veloce ricerca su Wikipedia:
1. “L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza è una procedura concorsuale, introdotta nel 1979 dalla legge Prodi (L. 95 del 3 aprile 1979) e ora regolata dal D.Lgs. 270/99. Essa ha una finalità conservativa del patrimonio dell’impresa, al contrario delle altre procedure concorsuali (il fallimento e la liquidazione coatta amministrativa), che hanno invece finalità liquidativa. Essa infatti mira al recupero e al risanamento delle grandi imprese che versano in uno stato di insolvenza, per evitare la dispersione del patrimonio aziendale e la perdita di un gran numero di posti di lavoro.”
2. “Nel 1980 l’IRI era un gruppo di circa 1.000 società con più di 500.000 dipendenti. Per molti anni l’IRI fu la più grande azienda industriale al di fuori degli Stati Uniti;
3. “Nel 1982 il governo affidò la presidenza dell’IRI a Romano Prodi. La nomina di un economista (seppur sempre politicamente di area democristiana, come il predecessore Pietro Sette) alla guida dell’IRI costituiva in effetti un segno di discontinuità rispetto al passato. La ristrutturazione dell’IRI durante la presidenza Prodi portò al risultato che nel 1987, per la prima volta da più di un decennio, l’IRI riportò il bilancio in utile”
4. L’IRI nel 1992 chiudeva l’anno con 75.912 miliardi di lire di fatturato ma con 5.182 miliardi di perdite. Ancora nel 1993 l’IRI si trovava al settimo posto nella classifica delle maggiori società del mondo per fatturato, con 67,5 miliardi di dollari di vendite. Trasformato in società per azioni nel 1992, cessò di esistere dieci anni dopo.”
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