Pro e contro l’Hotel Gramsci di Torino

Luciana Castellina  (sul quotidiano il manifesto)

Ho letto l’appello che alcuni com­pa­gni hanno rivolto al sin­daco di Torino per pro­te­stare con­tro l’iniziativa dell’Immobiliare Car­lina di inti­to­lare ad Anto­nio Gram­sci l’hotel che la società intende aprire nel vec­chio edi­fi­cio ristrut­tu­rato di sua pro­prietà dove, ai tempi dell’Ordine Nuovo, egli aveva, per breve periodo, abi­tato. E, nei giorni scorsi, sulle pagine del mani­fe­sto, un vio­lento arti­colo di Angelo d’Orsi in cui attacca l’Istituto Gram­sci Tori­nese per aver deciso di for­nire volumi di Gram­sci, in ita­liano e in lin­gue estere, che andranno col­lo­cati in una sala di let­tura del nuovo albergo. Con­fesso di non capire il senso della polemica.

Certo, anche io, al primo momento, quando ho saputo la cosa, mi sono sen­tita col­pita. Subito dopo ho però pen­sato che se c’erano tanti alber­ghi inti­to­lati a Maz­zini, Mas­simo d’Azeglio, Cavour, Gari­baldi, non si capi­sce per­ché non dovrebbe esser­cene uno inti­to­lato a Gram­sci. Per­ché Gram­sci è comu­ni­sta e gli altri no? Ma non è forse che è pro­prio per­ché Gram­sci è comu­ni­sta che fino ad oggi non c’è stato nes­sun albergo a lui inti­to­lato? Non è forse bene che anche Gram­sci sia ricor­dato come un pro­ta­go­ni­sta della sto­ria d’Italia, sia pure per via del nome di un albergo?
Vi dirò che l’idea che un turi­sta stra­niero in visita a Torino arrivi in quel luogo e domandi chi mai era que­sto Gram­sci e ci sia qual­cuno che gli risponda che si tratta del più grande lea­der comu­ni­sta a me fa pia­cere. Parere ana­logo a quello, mi pare, espresso del resto dal nipote, Anto­nio Gram­sci jr, in una recente inter­vi­sta. Il guaio sarebbe che l’albergo è di lusso? Andiamo! Andrebbe invece meglio se si trat­tasse di una brutta gargotta?

Che poi ci vor­rebbe ben altro per ricor­dare la figura e l’opera di Gram­sci, che né le isti­tu­zioni pub­bli­che e nem­meno quelle poli­ti­che di sini­stra fanno quanto è neces­sa­rio, que­sto è un altro discorso. E forse la sto­ria dell’albergo potrebbe essere una buona occa­sione per una cam­pa­gna seria intesa a insi­stere per­ché Anto­nio Gram­sci venga ricor­dato in Ita­lia come si dovrebbe. Que­sto sarebbe utile, assai più di que­sta un po’ ridi­cola crociata.