Troppe spese per le consulenze al Pirellone, la Corte dei conti: “Grave e reiterata irregolarità”
Sforato il limite di spesa di oltre 1,6 milioni di euro. Contestato anche il numero dei manager e le spese degli apparati delle segreterie politiche e degli staff di presidente e assessori
di ANDREA MONTANARI
La Corte dei Conti bacchetta Roberto Maroni sulla spesa per le consulenze, la sanità e le società partecipate. Nonostante il giudizio sostanzialmente positivo della magistratura contabile sul bilancio della Regione, la relazione del procuratore generale della Corte dei Conti lombarda Antonio Caruso fa notare che la Lombardia aveva sforato il tetto di spesa fissato dalle legge per le collaborazioni esterne, “il limite è stato sforato anche nel 2014, con un’eccedenza di spesa pari a 1.664.631,44 euro, configurandosi una grave e reiterata irregolarità finanziaria”.
Non si tratta dell’unico appunto, dal momento che dall’istruttoria dei magistrati contabili è emerso anche “un aumento dei costi degli apparati delle segreterie” politiche e degli staff dei componenti della giunta regionale. Spese che passano da 4.735.186 euro del 2013 a 5.502.466 del 2014. Un aumento dovuto presumibilmente all’aumento del personale addetto, che passa complessivamente da 144 a 151 unità.
Troppo elevato per la Corte dei Conti anche il numero dei manager con “funzioni organizzative” pari a 592 sul numero totale dei funzionari di categoria D che sono 869. Nel mirino dei magistrati contabili anche i rapporti tra la Regione e le sue società partecipate. A cominciare da Infrastrutture Lombarde e Ferrovie Nord. Su questo fronte, la Corte dei Conti ha richiamato alcune disposizioni legislative approvate nel corso del 2014, che “espongono profili di criticità quanto alla modalità di qualificazione e copertura degli oneri finanziari connessi”.
L’ultimo rilievo riguarda la spesa sanitaria, che pesa sul bilancio regionale per oltre l’ottanta per cento. Se i conti della sanità lombarda sono infatti in linea con in numeri del Patto della salute, la magistratura contabile sa notare che sono emersi “singoli e sempre più frequenti casi di malasanità”. Un numero secondo la Corte dei Conti cinque volte superiore al 2009. Casi che, secondo i magistrati “inducono a ritenere primaria una sempre più penetrante azione di controllo”. In particolare riguardo “all’accertamento dei requisiti di accreditamento”. Raccomandazioni che la Corte dei Conti rilancia anche in vista dell’approvazione dell’annunciata riforma sanitaria che ha avuto proprio oggi il via libera della commissione regionale Sanità.
Il governatore Roberto Maroni nel commentare la relazione della Corte dei Conti preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno. “Mi ha fatto piacere che oggi il procuratore della Corte dei Conti abbia dato la sua disponibilità a fornire suggerimenti per rafforzare il sistema di controlli, un’altra novità della riforma – ha osservato il governatore – il sistema dei controlli sarà infatti svolto da una agenzia indipendente”. Mentre il presidente del Consiglio regionale ciellino Raffaele Cattaneo li è limitato a sottolineare la funzione di “stimolo” della relazione della magistratura contabile.
fonte: la Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/06/29/news/corte_dei_conti-117951519/