Come permettere l’abuso edilizio e vietare la libertà di culto
Con una circolare di ieri la Giunta Lombarda tenta di chiudere, ponendo come cavallo di troia il rispetto di alcune norme urbanistiche, tutti i centri culturali islamici mentre oggi il Consiglio Regionale vede all’ordine del giorno il provvedimento per il recupero abitativo dei seminterrati.
Stanno per approvarsi una legge che rende abitabili scantinati insalubri per creare nuovi alloggi a basso costo, ma intanto in nome di una presunta sicurezza si inventano rigorose norme urbanistiche per impedire in ogni modo la preghiera ai lombardi musulmani. Ci sarebbe da ridere per questa coincidenza stonata, se non fosse in discussione un principio fondante come il diritto costituzionale della libertà di culto. Che questo centrodestra continua imperterrito a calpestare.
Maroni e la sua maggioranza hanno prodotto una legge che di fatto rende impossibile la realizzazione di nuovi luoghi di culto. E ora, in barba a un pronunciamento della Consulta che non si è limitata a un paio di rilievi ma l’ha bocciata in diverse sue parti poiché lesiva di una libertà sancita dalla Costituzione, estendono i divieti a quei centri culturali in cui si svolgano anche attività di preghiera.
Tutti i Paesi civili garantiscono ai cittadini spazi adeguati per l’esercizio del loro credo religioso. La Lombardia retriva della Lega e dei suoi alleati non sta purtroppo tra questi.
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