Per la libertà

PROTESTE: a Washington migliaia di persone si sono ritrovate davanti alla Casa Bianca, a New York una folla coloratissima e multietnica si è radunata a Battery Park, negli aeroporti migliaia di persone manifestano, mentre le associazioni dei diritti umani si mobilitano per offrire assistenza legale agli stranieri fermati o detenuti nei terminal di New York, Chicago, Los Angeles, Boston, Atlanta e in altri scali.

CULTURA: tra le centinaia di migliaia di persone che negli USA  hanno protestato in favore della libertà, anche Micheal Moore, il noto regista “controcorrente”, che dai suoi account social ha sollecitato a prendere parte alla protesta e ha trasmesso una diretta sulla sua pagina Facebook. Migliaia di utenti hanno commentato e condiviso le proprie storie.

STATI DEMOCRATICI: vicinanza a chi è sceso in strada è stata espressa anche da Justin Trudeau, primo ministro canadese, che, di contro a quanto deciso da Trump, si è dimostrato favorevole all’accoglienza: “A tutti coloro che scappano dalle persecuzioni, dal terrore e dalla guerra, i Canadesi sono pronti ad accogliervi, indipendentemente dalla vostra fede religiosa. La diversità è la nostra forza”, ha scritto sulla sua pagina Facebook. Mentre in Gran Bretagna sono state raccolte oltre un milione di firme di protesta contro la prossima visita ufficiale del presidente statunitense.

GIUSTIZIA: arriva da una donna il primo sonoro schiaffone a Donald Trump. Si tratta di Ann M. Donnelly, 57 anni, la giudice federale che con una decisione storica ha bloccato il cosiddetto Muslim ban, l’ordinanza firmata ieri dal neo presidente che impedisce l’accesso negli Usa agli immigrati provenienti da sette paesi a maggioranza islamica (Siria, Iraq, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen).

BORGHESIA ILLUMINATA: Google ha dato vita a un fondo già dotato di 2 milioni di dollari, che con le donazioni dei dipendenti potrà raddoppiare, per rispondere alla crisi dei migranti attraverso quattro organizzazioni che si occupano del problema. Airbnb,la società degli affitti brevi, metterà a disposizione gratuitamente alloggi per aiutare coloro che sono rimasti intrappolati nel bando di Trump.Starbucks, la famosa catena di caffetterie, assumerà 10.000 rifugiati in tutto il mondo nei prossimi cinque anni in risposta al decreto anti-immigrazione del presidente americano, lo ha annunciato lo stesso fondatore della catena statunitense, Howard Schultz che a proposito dell’altra grande operazione anti-migranti messa in atto dal neo presidente ha aggiunto. “costruire ponti, non muri con il Messico”.

Quanto risuona attuale ed universale il monito scritto il primo maggio 1919 (pochi anni prima del trionfo fascista) sul primo numero dell’Ordine Nuovo da Antonio Gramsci : “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza».