PD: una poltrona per 3 (o 4? o 5?)

Un’altra gatta da pelare per il segretario/premier Renzi? Probabilmente sì!
E’ importante la candidatura, è prestigiosa la testa di lista ma il capolista è unico. E per la scelta del capolista nella circoscrione Nord Occidentale per le elezioni europee i contendenti ufficiali sono tre: l’ex segretaio CGIL Sergio Cofferati parrebbe in pole position ma il Pd piemontese avanza la candidatura di Mercedes Bresso ed il PD lombardo quella di Stefano Boeri.
La candidatura della Bresso appare come un sacrosanto risarcimento per quella che, senza la furbata di Cota, sarebbe la governatrice in carica ed ora ha umilmente lasciato il testimone all’ex sindaco torinese Chiamparino. La candidatura di Boeri ha più un sapore consolatorio considerate le debacle patite prima nelle primarie ambrosiane e poi nella giunta Pisapia.
I ben informati sono convinti che superMatteo preferirebbe una capolista donna e questo parrebbe offrire una pur timida speranza all’eurodeputata uscente Patrizia Toia, anche se appare meglio quotata la giovane Alessia Mosca, deputata ed esperta economista vicinissima a Letta.
Poco speranze invece per Antonio Panzeri, altro eurodeputato uscente e candidato.
Per quanto attiene la composizione della lista il Pd lombardo avanza parecchi nomi espressione della cosidetta società civile quali Francesca Zaltieri, vicepresidente della provincia di Mantova, Sergio Aureli, sindacalista dei transfrontalieri, Luigi Morgano, segretario della federazione Scuole materne, Paolo Sinigaglia di Italia Nostra, Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia e Roberto Stasi, un lombardo che gioca in trasferta in quanto capo del Pd londinese.
Angelo Gerosa