Dall’articolo di centropagina (non firmato) sulla Repubblica di Venerdì 21 c.m.
“Un conflitto sull’articolo 18 è comprensibile, ed era anche prevedibile. Il linguaggio con il presidente del consiglio tratta la CGIL è invece molto meno comprensibile. E’ vero che la Camusso lo considera un personaggio dell’ottocento, subalterno ai padroni, abusivo a sinistra. Mail premier-mentre annuncia a parole, rispetto per chi dissente-dileggia il sindacato’ banalizza le ragioni della protesta, svaluta insieme con lo sciopero una storia legata alla conquista e alla difesa di diritti che tutelando i più deboli contribuiscono alla cifra complessiva della democrazia di cui tutti usufruiamo. La domanda è sempre la stessa: che idea ha il segretario del PD della sinistra che guida? Un partito che voglia parlare all’intera nazione deve ospitare culture diverse al suo interno e tocca ai leader- mentre decide- garantire- loro spazio e legittimità. Sapendo che prima o poi si voterà, e i suoi avversari non saranno Camusso e Landini, ma Berlusconi e Verdini. Quando se ne accorgerà?”
(postato da Enzo Nova)